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Viterbo - Fabrizio Fersini in vista della riunione del 9 maggio della Quarta commissione
"Senza risposte valide, propongo dimissioni"
Viterbo - 7 maggio 2011 - ore 18,00


Riceviamo e pubblichiamo
Il consigliere comunale Fabrizio Fersini
- E’ arrivato il momento di dare risposte certe sulla povertà nella nostra città, altrimenti dimettiamoci tutti.

E’ proprio cosi, sto aspettando che si riunisca la Quarta commissione consiliare (non convocata da circa 3 mesi), per mettere in evidenza che la politica a Viterbo non ha dato alcuna risposta progettuale e di sostegno economico ai casi di povertà nel nostro territorio, ma li ha soltanto spesi i soldi dei cittadini viterbesi.

Se tali risposte non dovessero arrivare in tempi brevi, propongo a tutti i consiglieri di restituire quei soldi alla collettività attraverso una spontanea donazione, che sicuramente avrà molta più valenza per lo stesso scopo, rispetto alle sole chiacchiere che sono state fatte sino ad ora.

Il 13 maggio 2010, dopo ennesime richieste formali da parte del sottoscritto e di associazioni che operano sul territorio, affinché fossero date risposte certe e concrete al dilagante fenomeno della povertà nel territorio della nostra città, si è riunita sul tema per la prima volta la Quarta commissione consiliare. Di seguito si sono susseguiti sempre sullo specifico tema altre cinque riunioni della Quarta commissione, di cui l’ultima il 21 luglio 2010.

Faccio presente ai cittadini che ogni riunione di commissione costa alla cittadinanza mediamente 800 euro circa (gettoni di presenza + spese di funzionamento della commissione stessa e dei dipendenti comunali), ai quali vanno sommate le cifre potenziali di 150 euro circa, che vengono comunque retribuite al consigliere per la giornata di lavoro da altra amministrazione, ma non produttive in quanto assente per seguire l’attività amministrativa.

In ogni commissione oltre al segretario di commissione, ai dirigenti e l’assessore competente, presenziano mediamente 15 consiglieri, quindi l’intera spesa ammonta a circa 3mila euro, che per le 6 riunioni svolte fa 18mila euro.

Nella Quarta commissione del 21 luglio chiesi di mettere in campo una prima risposta al problema studiando in aggiunta all’attuale “social card” elargita dal governo, il potenziamento della stessa, attraverso contributi economici e offerta servizi comunali gratuiti strutturali e continuativi, che l’amministrazione comunale avrebbe dovuto destinare a tutti i casi di povertà riscontrati sostituendo definitivamente gli attuali interventi una-tantum; il tutto da realizzare destinando maggiori fondi nel bilancio del Comune di Viterbo.

Per arrivare ad un reale percorso condiviso da tutte le forse politiche, proposi anche di redigere un documento collettivo che riscrivesse nuove linee di indirizzo politico sul delicato e specifico tema, affinché il Consiglio comunale potesse approvarle con la conseguente istituzione di tavoli di lavoro permanenti e intercooperanti su due livelli istituzionali (1°livello, Comune, Provincia, Asl, ecc.), (2°livello, le associazioni operanti sul territorio, Caritas, Crocerossa, Acli ecc.).

L’assessore ai Servizi sociali Daniele Sabatini, sempre in quella Quarta commissione del 21 luglio affermò (come citato nel verbale di commissione) che “si impegnava a portare in commissione tra 2 mesi, il Pacchetto povertà”.

Il 5 Ottobre del 2010 constatata l’assenza di risposta sul delicato tema con nota di protocollo 3631, ho richiesto insieme ad altri 11 Consiglieri anche di maggioranza una convocazione straordinaria per verificare cosa era stato fatto in particolare sui casi di povertà, sul pagamento affitti famiglie meno abiette, situazione asili nido comunali e privati, assistenza domiciliare, progetto giovani ecc.

Purtroppo debbo constatare ad oggi con profondo rammarico, che da quel 21 luglio in commissione non è stato portato nulla di tutti questi argomenti, quindi si è impedito in qualche modo di verificare alla stessa quanto richiesto a discapito dell’intera collettività.

Lunedi 9 maggio, dopo circa tre mesi di blocco istituzionale e due richiami formali rivolti dal sottoscritto in Consiglio comunale al presidente Gabbianelli in merito alla mancata convocazione, si riunirà finalmente la Quarta commissione e purtroppo ho preso atto che nell’ordine del giorno continuano a non essere iscritti gli argomenti sopraelencati.

A questo punto sarà mia cura chiedere formalmente il perché di tutto questo e chiederne l’assoluta e immediata calendarizzazione nei prossimi incontri. In assenza di risposte concrete propongo a tutti i consiglieri del Partito democratico le dimissioni in blocco dalla Quarta commissione consiliare e, come detto in precedenza, la restituzione tramite donazione dei gettoni di presenza ad associazioni che fronteggiano in prima linea la povertà nel nostro territorio.

Fabrizio Fersini Consigliere comunale


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