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Viterbo - Il settimanale Air Press analizza la situazione del futuro terzo scalo del Lazio
Aeroporto sempre più lontano
Viterbo - 7 maggio 2011 - ore 2,10


La pianta del futuro scalo viterbese
- Che il primo volo in partenza dall'aeroporto di Viterbo non sarebbe partito entro l'estate lo sapevano un po' tutti.

Ma che bisognerà aspettare ancora qualche decennio è difficile da mandar giù.

Secondo Air Press, settimanale di politica ed economia, che informa il mondo aeronautico sui fatti del sistema Aviazione, “le possibilità di realizzazione del nuovo scalo in tempi brevi rimangono basse”.

Molto basse verrebbe da aggiungere, dopo aver letto l'analisi portuale del Centro Italia fatta proprio dal settimanale, tra l'altro molto vicino all'Enac.

Secondo Air Press di metà aprile, infatti, le analisi preliminari sulla localizzazione del terzo scalo regionale, effettuate da Enac, indicano lo scalo viterbese quale sito con le potenzialità per accogliere la nuova infrastruttura nelle dimensioni necessarie.

L'analisi della rete viaria e ferroviaria attuale, sottolinea il settimanale, evidenzia però che il sistema di accessibilità presenta già oggi problemi di sottodimensionamento, che saranno aggravati dalla realizzazione dell'aeroporto se non si realizzano interventi di potenziamento delle connessioni oltre quelle già programmati della pianificazione locale.

Particolarmente critico risulta poi, sempre secondo il settimanale, il potenziamento delle connessioni su ferro, in considerazione della natura orografica del territorio. Rispetto alle prime ipotesi alternative di potenziamento delle linee esistenti, molto diverse tra loro sia come costi di realizzazione ce come prestazioni, è stata recentemente valutata dagli enti competenti come soluzione che offre maggiore possibilità di attuazione l'ammodernamento della linea FR3 Roma-Cesano-Viterbo, attraverso la risoluzione di alcuni punti critici e la connessione diretta con l'aeroporto.

Restano ancora incerti i tempi di progettazione e realizzazione.

Lo studio di prefattibilità del nuovo aeroporto redatto dalla società Aeroporti di Roma prevede di realizzare infrastrutture in due fasi: la prima entro il 2020 per circa 7-8 milioni di passeggeri; la seconda entro il 2044 con un ampliamento.

Nella prima fase si prevede di realizzare una pista di 2900 metri e relativi impianti, una piazzale di sosta con 20 stand, un sistema di vie di rullaggio parallele tra pista e piazzale, un terminal di 50mila metri quadrati e due aree di parcheggio a raso, una zona cargo, un aero club, una piattaforma intermodale con stazione ferroviaria, una piattaforma commerciale di connessione tra i vari sistemi di trasporto e il terminal infrastrutture viario di accesso e di distribuzione.

Particolare attenzione dovrà essere riposta nell'attuazione degli investimenti relativi all'accessibilità in tempo coerenti con l'apertura del nuovo scalo. Per i motivi esposti - sostiene il settimanale-, finché non sarà valutata la fattibilità tecnica e la finanziabilità delle opere di connessione con il futuro aeroporto, le possibilità di realizzazione del nuovo scalo in tempi brevi rimangono basse.

Puntuale e precisa l'analisi dei professionisti di Air Press. Forse il 2044 resta la data più reale per l'annuncio del primo volo in partenza.


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