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Viterbo - Il 13 e il 14 maggio appuntamento all’ex Tribunale con Pinocchio
Eta Beta, al via i laboratori teatrali
Viterbo - 9 maggio 2011 - ore 15,40


- Sarà Pinocchio, il burattino più famoso del mondo, ad inaugurare i laboratori teatrali di Eta Beta il 13 e 14 maggio a Viterbo, alle ore 21, negli spazi dell’ex Tribunale in Piazza Fontana Grande.

Si tratta peraltro del primo di una serie di incontri che l’associazione, in chiusura del percorso riabilitativo stagionale, organizza tra i mesi di maggio e luglio. Anche se bisogna ricordare che le attività di Eta Beta d’estate non si fermano, ma proseguono con alcuni progetti che vedono impegnati i ragazzi seguiti dall’associazione.

“Pinocchio”, con la regia di Maria Sandrelli, vedrà impegnati i giovani del laboratorio Eta Beta Teatro, con il coordinamento educativo di Gianpietro Brizi e la collaborazione della cooperativa sociale Gli Anni in Tasca.

Responsabile del progetto è Marco Marcelli, direttore del reparto di Neuropsichiatria infantile dell’Ausl di Viterbo. Per la regista “uno dei motivi che hanno contribuito a scegliere di mettere in scena Pinocchio riguarda proprio il lavoro con gli ormai navigati attori di Eta Beta.

Dopo la prova dell’Agamennone dello scorso anno che ha richiesto un grande impegno su un testo difficile sia per i temi che per il linguaggio scenico, volevo virare su un argomento più leggero e avventuroso senza però perdere quella tensione che io definisco adulta a cui siamo arrivati con la tragedia greca”.

La regista si è posta tale obiettivo proprio attraverso un testo conosciuto da tutti e ritenuto una pietra miliare della letteratura per ragazzi, ma che in realtà è ricco di spunti anche per un pubblico adulto con atmosfere a volte inquietanti.

Spiega ancora Maria Sandrelli: “Sono partita da questo doppio registro, mescolando la leggerezza della favola ad un atmosfera più misteriosa e scura, puntando ad un equilibrio tra questi due elementi alla ricerca di uno spettacolo rigoroso e teso.

Ne è scaturito un duplice piano narrativo in cui le avventure di Pinocchio si dipanano sotto forma di sogni di ragazzi che vivono ristretti in un rigido collegio e per questo, forse, vorrebbero vivere liberi come il burattino di legno che, di contro, non chiede di meglio che diventare un bambino vero”.

Per l’associazione Eta Beta, guidata dal presidente Aurelio Cozzani, l’esperienza teatrale costituisce ormai un punto cardine nelle attività di integrazione dei giovani diversamente abili.


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