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Viterbo - Il circolo dei Giovani democratici ricorda l'attivista antimafia ucciso il 9 maggio di 33 anni fa
"Peppino Impastato, sempre nella nostra memoria"
Viterbo - 9 maggio 2011 - ore 15,40


Peppino Impastato
Riceviamo e pubblichiamo - Il 9 maggio è la giornata istituita in onore delle vittime del terrorismo e delle stragi.

Il 9 maggio del 1978, contemporaneamente al ritrovamento del cadavere di Aldo Moro, ucciso dalle Brigate Rosse, veniva ucciso Peppino Impastato. Era un personaggio scomodo, uno che non accettava la mafia, men che meno la mentalità mafiosa.

Un uomo che gridava il suo malessere ai microfoni di una radio da lui fondata, Radio Aut. Quell’Aut che significava: scegli. Scegli di stare con loro, con la mafia, oppure estirpala, unendo le tue forze a quelle di altra gente che non ci sta a piegare la testa di fronte al boss del paese.

Oggi al Quirinale si festeggia la Giornata della Memoria delle vittime del terrorismo, quest'anno dedicata ai dieci magistrati uccisi tra il 1976 e il 1980.

Un tema mai come ora attuale, considerati i manifesti che hanno sporcato Milano nelle scorse settimane, che paragonavano la magistratura alle Brigate rosse.

In un momento di crisi governativa forte come quello che c’è ora, in cui il lassismo del centro-destra nel tutelare lo Stato italiano è marcato, come giovani, prima ancora che come democratici, sentiamo il bisogno di ricordare le vittime del terrorismo degli anni di Piombo. E di ricordare, soprattutto, Peppino Impastato, a cui abbiamo intitolato il nostro circolo dei Giovani Democratici di Viterbo.

Ricordando anche al sindaco Giulio Marini la promessa, fatta due anni fa, di intitolare una via, che ancora non sembra esistere, a Peppino Impastato. Sindaco Marini, dopo piazza dell'Unità d'Italia, dov'è via Impastato?

Quella che noi sentiamo è l’esigenza di tenere sempre in mente il valore della legalità, che nessun atto dell’esecutivo può e deve surclassare. La nostra Costituzione pone il principio di legalità come perno attorno al quale far ruotare tutto il sistema repubblicano. Ora, una parte della maggioranza di governo vuole intaccare anche la Costituzione. Per questo noi abbiamo non solo il diritto, ma anche il dovere di impegnarci affinché la nostra Costituzione sia preservata intatta, almeno nei suoi principi fondamentali.

Rispettare la Costituzione, poi, significa anche rispettare la memoria di tutti coloro che sono morti per difenderla, e per difendere il principio di legalità. Noi questa memoria la rispettiamo, non solo il 9 maggio. Sempre.
 
Circolo Giovani Democratici “Peppino Impastato” di Viterbo


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