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Consiglio comunale - La supplica di Sposetti al sindaco Marini sulle "voci" riguardanti il neo assessore all'Urbanistica
"Perché Marini non difende Ubertini?"
Viterbo - 9 maggio 2011 - ore 18,00


L'assessore all'Urbanistica Ubertini
Il consigliere Pd Ugo Sposetti
Il sindaco Giulio Marini
- Si apre il consiglio comunale con una supplica. Al sindaco Marini. A porla, è Ugo Sposetti (Pd).

"Dopo il rimpasto - spiega Sposetti - Marini ci ha letto il decreto con cui ha nominato i nuovi assessori, ma noi oggi vogliamo tornarci.

L'Urbanistica è stata affidata a Claudio Ubertini. Verso il quale non abbiamo nulla da sollevare. In questi tre anni ha svolto il suo lavoro, ma subito dopo l'affidamento di questa importante delega è iniziata una campagna di stampa nei suoi confronti".

Una campagna non legata alla sua delega. Ma a passati ruoli professionali, che avrebbe svolto non avendo i titoli.

"A me meraviglia molto il silenzio del sindaco - continua Sposetti - mi aspettavo che lo avrebbe difeso. Assumendosene le responsabilità della scelta. Magari condannando le campagne stampa.

Quello che mi preoccupa è che non possiamo assistere a tutto questo. L'assessore viene fatto arrostire a fuoco lento e il sindaco lo lascia solo alla gogna giornalistica. Non lo ritengo rispettoso dell'istituzione giunta - assessore. Nella polemica, tra l'altro, si inserisce un legale che parla, riferisce cose che non interessano l'attività del consiglio e del governo della giunta. Attengono alla sua vita. Pure su questo, silenzio.

Gli articoli collegano l'attività professionale di Ubertini con un'inchiesta della Asl. E anche qui, silenzio del sindaco, ma anche della Procura. Inusuali come silenzi. Il sindaco non difende il suo assessore e il procuratore il lavoro dei suoi sostituti. Ovviamente, il silenzio è legittimo, ma quando si tratta di cose dettagliate, credo che il consiglio comunale si debba pronunciare.

Voglio avere un assessore nel pieno della sua attività. Lo attacchiamo, polemizziamo sulle proposte che presenterà, ma voglio essere sereno. La mia polemica deve essere legata all'urbanistica. Penso che su queste cose delicate il cittadino e il lettore abbiano diritto ad avere un'informazione. Le deve dare sindaco e Procura.

Se nessuno parla, resta il sospetto. O ci troviamo di fronte a un assessore come ce lo presenta la stampa, o come mi auguro, integerrimo, che lavora per il bene di Viterbo.

Non siamo curiosi, difendiamo l'istituzione. Siccome nelle prossime settimane si parlerà di varianti, cambio di destinazione d'uso, queste discussioni le vogliamo fare con serenità. Se la campagna continua, non siamo sereni".

La replica del sindaco Marini arriva subito. Con i complimenti a Sposetti. "Ha evitato - dice Marini - di sporcarsi le scarpe nel fango. Poi lo ringrazio e mi complimento, perché ha voluto togliersi un problema suo personale di partito, scaricandolo sul sindaco. Che non ha problemi.

Ho dato la delega in piena coscienza e conoscendo Ubertini da 40 anni, ho fiducia nella sua attività, quella che ho conosciuto. In Comune ha svolto in maniera egregia il suo mandato e così farà per la fine di legislatura. Dando risposte concrete alla città di Viterbo.

Non ho parlato prima perché le notizie sulla stampa non riguardano attività del Comune, ma attività professionali di oltre un decennio.

Mi dispiace per lei che debba recitare questa parte. Non sono convinto che nel cartone animato della vita Sposetti sia il topo, ma il gatto. In questa parte, essersi ridotto a sorcio del consiglio, lo trovo deprimente. Non credo sia il suo ruolo, ne sono convinto.

L'assessore Ubertini è persona serena, schietta e professionalmente preparata. Queste parole lo faranno essere ancora di più orgoglioso d'essere assessore.

Sposetti, lasci perdere troppa stampa, a volte anche prezzolata. A volte anche non utile per questa città. Mi auguro che questo consiglio debba pensare a risolvere i problemi della città e non a fatti accaduti oltre dieci anni fa e che nulla hanno a che fare con l'attività integerrima dell'assessore".

Dalla maggioranza parte un applauso, fermato dal presidente Gabbianelli.

Sposetti replica. "Finalmente - spiega - il sindaco ha preso posizione. Le polemiche verso di me non mi creano alcun disturbo. Io ho usato un linguaggio di tutto rispetto a difesa dell'istituzione.

Finalmente il sindaco ha parlato a difesa di un suo assessore. Se tutto questo l'ha fatto un topo, un sorcio o un gatto, a me non interessa. Siamo qui per svolgere un altro lavoro".


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