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Processo Gradoli - Depositata la perizia chimica
Riverniciato il muro della cucina
Viterbo - 16 marzo 2011 - ore 4,10


Madre e figlia scomparse
Dossier Gradoli
Paolo Esposito
Le macchie sul muro della cucina di Esposito
I periti della scientifica Emanuela Petrozzi e Massimo Mainieri
- Nessuna abrasione. Le pareti della cucina di Paolo Esposito sono state
riverniciate.

Così sarebbe scritto nella relazione del perito chimico della polizia scientifica Emanuela Petrozzi, incaricata dai giudici della Corte d'Assise di Viterbo di analizzare alcune porzioni di muro della villetta di via Cannicelle, dove Paolo Esposito, imputato al processo Gradoli, viveva con le due donne scomparse Tatiana ed Elena Ceoban.

Il dubbio era che, nel tentativo di cancellare eventuali tracce di sangue, le pareti della cucina della villetta fossero state raschiate o riverniciate. La relazione della Petrozzi, depositata ieri ma sulla quale circolano già diverse indiscrezioni, propenderebbe più per la seconda tesi: qualcuno avrebbe ridipinto il muro della cucina. E, di certo, non si trattava di un pittore esperto, dato che, sulla stessa parete, sono stati trovati dei puntini rossi che riaffiorano dal nuovo strato di vernice.

Quegli stessi puntini, tra l'altro, sono stati oggetto di una perizia eseguita dalla dottoressa Elisabetta Mei, biologa della scientifica, che li ha esaminati per cercare di capire se potessero essere microtracce di sangue. Accertamento che ha dato esito negativo.

Sempre secondo le prime indiscrezioni sulla perizia chimica, il muro non sarebbe stato lavato, né la superficie sarebbe stata pulita con detergenti o altri prodotti.


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