Futuro e Libertà
Etruria-Viterbo

Referendum, votate sì!

Il 12 e il 13 giugno siamo chiamati a esprimerci su quattro referendum: uno sul legittimo impedimento, due sull’acqua pubblica e uno sul nucleare.

Il comitato Etruria del Fli di Viterbo invita tutti i cittadini a votare con convinzione quattro sì, ma soprattutto invita ad andare a votare, qualunque sia l’opinione che si voglia esprimere, per riappropriarci della democrazia che ci è stata espropriata dalle oligarchie politiche.

E’ nostra convinzione che un popolo maturo non possa accettare una discriminazione di cittadinanza dividendo i cittadini in coloro che sono sottoposti alla legge e in coloro che non rispondono alla legge in virtù delle cariche che ricoprono.

E’ nostra convinzione, facendo salvo il principio della presunzione d’innocenza contemplato nel nostro ordinamento penale, che chiunque sia chiamato dalla pubblica accusa a rispondere di un reato, debba presentarsi in giudizio.

Siamo convinti che nessun cittadino di buon senso voglia affidare un bene così prezioso come l’acqua a una gestione privata, ma piuttosto vorremmo che lo Stato gestisse con profonda responsabilità un bene così prezioso da cui dipende la vita delle persone.

Ciò che ci preoccupa è il quesito sul nucleare poiché, sebbene prima il disastro nucleare della centrale di Chernobyl e poi quello recente di Fukushima abbiano scosso la coscienza e la sensibilità di molti, si potrebbe pensare che, dato che il progresso non si può fermare, il nucleare potrebbe essere il male minore.

Noi dei circoli Fli Etruria siamo pienamente consapevoli degli enormi pericoli legati all’energia nucleare e per questo invitiamo a votare un convinto sì al referendum, ma siamo anche consapevoli che né il petrolio, né il gas, né l’uranio di cui le stime più ottimistiche, al ritmo attuale di consumo, calcolano riserve accertate rispettivamente in 41, 70 e 55 anni possano risolvere il problema energetico.

Noi dei circoli Etruria, pur ribadendo un no deciso al nucleare, andiamo oltre la dicotomia risorse fossili, energia nucleare. Noi confutiamo apertamente e decisamente l’illusione di un progresso infinito e concordiamo con quanto ebbe a dire saggiamente Kenneth Boulding: “Chi crede che sia possibile una crescita infinita in un mondo finito o è pazzo o è un economista”.

Il problema non è infatti nel tipo di risorse da utilizzare, ma nel fatto che dobbiamo prendere coscienza non soltanto che una società della crescita non è desiderabile, ma non è neppure sostenibile.

Dobbiamo capire, come avevano ben capito le società precedenti alla folle filosofia del progresso, che nessuna vita sociale è possibile se non si tiene conto dell’ambiente naturale nel quale si vive.

Cicerone nel De Senectute ricordando un verso citato da Catone: “Pianta alberi che daranno frutti alla generazione successiva”, così lo commentava: “L’agricoltore, in realtà, per quanto vecchio sia, se gli viene chiesto per chi pianta, non esita a rispondere: “Per gli dei immortali, i quali vollero che non solo ricevessi tali doni dai miei antenati, ma li trasmettessi anche ai posteri”.

Colbert, il grande ministro delle finanze di Luigi XIV, per evitare il disboscamento faceva piantare alberi per fornire legname per la costruzione delle navi 300 anni più tardi.

Questi non sono che due degli infiniti esempi che si potrebbero portare per dimostrare come le società precedenti avessero capito, per dirla in termini moderni, che la terra è una nave spaziale unica, sprovvista di riserve illimitate, sia per attingervi risorse che per versarvi i suoi rifiuti inquinanti. Da quando il mito del progresso si è insinuato come una larva nel cervello dei moderni si è perso il concetto di equità tra le generazioni attuali e le generazioni future.

In questa nostra folle idea noi moderni, in ogni istante della nostra vita presente, abbiamo impoverito l’avvenire consumando indiscriminatamente il passato. In un secolo abbiamo consumato le scorte che la natura aveva impiegato 300 milioni di anni a costruire.

Potremo caratterizzare il XX secolo come il secolo dell’apogeo del consumo e rappresentarlo nello stesso modo in cui Calvino descrive Leonia, una delle sue Città invisibili, la cui opulenza si misura non tanto sulla base di ciò che ogni giorno è fabbricato, venduto e acquistato, ma su ciò che quotidianamente viene eliminato per lasciare spazio a nuovi prodotti.

Oggi di fronte a problemi così cruciali come il quesito nucleare chi delegare per decidere quale misure devono essere prese? I politici? Ma i politici ragionano in base a una logica elettorale di corto respiro. Gli esperti? Ma questi sono nominati dai politici. Gli industriali? Ma questi mirano solo al profitto. Gli scienziati? Ma possono essere sospettati di lobbyng. E allora di chi fidarci? Noi diciamo che, sebbene consapevoli che spesso noi cittadini spesso siamo influenzati da gruppi di pressione, tuttavia siamo convinti che quando ci troviamo a decidere su cose così importanti, emerge dalle nostre più nascoste facoltà una saggezza profonda che ci fa scegliere per il bene comune, ma per fare ciò dobbiamo riappropriarci, nel bene e nel male, della democrazia, smettere di delegare le decisioni che riguardano la nostra esistenza e l’esistenza delle generazioni future ad altri; dobbiamo ritornare a coloro che hanno inventato la democrazia, ai Greci.

Questi nostri antenati che avevano un profondo senso dell’equilibrio, quando si trattava di prendere decisioni su questioni cruciali che riguardavano la sopravvivenza della città scendevano nell’agorà principale della polis e sceglievano autonomamente il proprio destino.

Sono queste le ragioni per cui invitiamo il popolo sovrano a prendere in mano, anche oggi, il proprio destino ed andare il 12 e il 13 giugno a votare sì ai quattro referendum.

Fli Viterbo

Il comitato promotore FLI - Etruria, in accordo con il circolo territoriale di Vasanello Etruria, sostiene la Candidatura della lista di Porri Antonio nella convinzione che il territorio e la gente che vive la realtà quotidiana del territorio, abbia il dovere-diritto di optare per le scelte migliori ai fini di una crescita sociale e locale, nella consapevolezza che essi saranno capaci di diffondere e sviluppare nella propria realtà i valori ed i programmi espressi nel Manifesto di Bastia Umbra.

Sempre nella medesima logica confermiamo il nostro appoggio alla Lista di Pieri Profeta, per l'Università Agraria di Vasanello, all'interno della quale si avrà la rappresentanza di un nostro uomo il sig. Stragapede Domenico.
Futuro e Libertà –Etruria- Viterbo


Il giorno dopo l’affollato e partecipato incontro tenuto con i Parlamentari del Lazio all’hotel Princess a Roma, sento il dovere e il piacere di ringraziare i numerosi cittadini di Viterbo e provincia che hanno voluto con la loro partecipazione testimoniare il loro entusiasmo, dimostrando quanto sia profonda e radicata la presente nel nostro territorio di Futuro e Libertà per l’Italia.

Un ringraziamento lo devo anche a tutti gli onorevoli e senatori che hanno voluto con forza questo incontro; ma un grazie particolare va a l’europarlamentare Potito Salatto che ci è stato sempre vicino, nei momenti felici ma anche in quelli meno felici, e che ha saputo sempre consigliarci con matura saggezza anche quando i nostri animi erano in preda alle Erinni.

Ieri è stata una giornata magnifica, tutti gli oratori hanno preso la parola e lo hanno fatto con un profondo senso di responsabilità, sia nei riguardi delle difficoltà nazionali, sia degli accadimenti internazionali: dal Nord Africa al Giappone. I ragionamenti fatti sono stati quelli di uomini responsabili che pur non retrocedendo rispetto alle critiche verso il Pdl, non hanno demonizzato nessuno.

Resta il fatto che Fli vuole porsi come punto di riferimento della nuova destra liberale, riportando al centro della discussione politica valori quali il rispetto per le istituzioni, per l'ordinamento costituito, senza tuttavia avere il timore di guardare a riforme radicali della legislazione vigente, anche nel campo dell'ordinamento giudiziario salvaguardando il fondamentale principio della indipendenza della magistratura e quindi della separazione dei poteri.

Rivolgo ancora un grazie a tutti e un auspicio che il nostro movimento possa continuare a crescere, radicandosi profondamente nel nostro territorio.
Ass. F.L.I. Claudio Taglia


Care amiche e cari amici della Provincia e della Città di Viterbo,

la fase costituente, con il Congresso di Milano, è terminata. Futuro e Libertà per l’Italia è ormai una realtà politica a tutti gli effetti, con propri rappresentanti in Parlamento, nelle Regioni, in molte Provincie e in moltissimi Comuni del nostro Paese.

Futuro e Libertà è una nuova formazione che vuole delineare per la politica nuovi orizzonti, nuovi tratti distintivi che non si raffigurino più solo in uno stanco rito, o peggio come un mezzo per soddisfare i propri interessi egoistici.

Il Fli si è proposto come il nuovo centrodestra che vuole colmare quel vuoto lasciato dal fallimento del Pdl. Il partito che vogliamo costruire deve essere quello che il Pdl non è stato: un grande movimento di opinione nazionale e popolare in cui culture plurali possano dar vita ad una nuova sintesi che superi la vecchia dicotomia destra/sinistra ancora legata alle vecchie categorie ottocentesche.

Noi ci rivolgiamo a tutti coloro che vogliono uscire dalla malsana palude dell’attuale politica per operare con passione, e percorrere, insieme, nuove strade all’insegna della partecipazione attiva per raggiungere luoghi più salubri.

Non è un mistero per nessuno che in questo momento stiamo attraversando una grave crisi economica, ma ciò che è ancora più grave è il fatto che ci troviamo di fronte ad una crisi morale di identità, una crisi che prende forma e sostanza quando permette ad un Presidente del Consiglio dello Stato italiano di genuflettersi e baciare la mano ad un predone del deserto in segno di devozione e di sottomissione.

Di fronte a tale atto di sudditanza che ha umiliato lo Stato e la collettività nazionale, che neppure gli interessi nazionali (o personali) giustificano, nessuno degli uomini del Presidente del Consiglio si è sentito offeso, nessuno ha sentito il dovere di uno scatto di orgoglio, un atteggiamento d’altronde naturale quando a governarci non sono uomini con la schiena diritta, ma collaboratori domestici agli ordini di un solo signore.

Il nostro compito come Destra, come nuova destra, è quello di tentare di dare nuova, diversa, autorevole dignità allo Stato, certamente non inteso come Leviatano burocratico, come sovrana macchina ove prende corpo la potenza politica che imprime la sua fisionomia anonima sulla comunità sociale e sulla moltitudine obbediente, ma inteso come baluardo contro la dissoluzione dei legami sociali, lo sradicamento delle identità collettive, l’ascesa degli egoismi e contro chi vorrebbe servirsene per propri fini personali o per chi vorrebbe rompere quell’unità nazionale di cui tra pochi giorni ricorre il 150° anniversario.

Chi si tiene stretta la Lega, un partito che ha denigrato più volte il nome e i simboli dell’Italia, chi ha permesso alla Lega di crescere come scabbia in un corpo sano, e qui qualche colpa, dobbiamo ammetterlo, è da imputare anche a noi, non sappiamo se per mancanza di saggezza o di volontà, non ha nella propria coscienza l’anima della patria, ma solo la forma.

Per noi ormai stanchi di una sudditanza verso un falso e materialistico federalismo, e questa è una delle ragione della nostra fuoriuscita dal Pdl, “la Nazione è una grande solidarietà, costituita dal sentimento di sacrifici comuni e da quelli che si è ancora disposti a compiere insieme.

L’esistenza di una nazione è un plebiscito di tutti i giorni, come l’esistenza dell’individuo è una affermazione perpetua di vita”. E’ sulla base di queste idee, appena accennate, ma che avremo occasione di discutere insieme, che invitiamo tutti i cittadini, della Città e della Provincia, che vogliono fare politica con il cuore e con il cervello e non con lo stomaco, ad aderire a Futuro e Libertà contattando tramite telefono (0761/223465), tramite email fli.etruria.viterbo@gmail.com, attraverso conoscenti o amici, la sede del Circolo Etruria di Viterbo in via Romiti, 80 (Zona Pietrare).

Care amiche e cari amici è giunto il momento di cambiare passo, e a tal fine ci dobbiamo meglio organizzare, fare rete, lavorare con profonda convinzione che un’Italia migliore è possibile, poiché ciascuno nel suo piccolo può dare un grande contributo alla rigenerazione morale, politica ed economica di questa nostra martoriata, ma orgogliosa Italia.

Comitato Futuro e Libertà –Etruria-Viterbo