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Civita Castellana - L'associazione Garibaldi onlus lancia una petizione in Rete
Dolce condannata al canile a vita
Viterbo - 1 novembre 2009 - ore 5,45

Dolce
- Passerà tutta la sua vita in un canile. Una terribile punizione per un cane abituato a godersi la sua libertà.

Dolce, accudita fino ad oggi dall'associazione Garibaldi e dagli abitanti del quartiere Rio di Civita Castellana, non ha mai fatto del male a nessuno. Ma lo scorso 14 ottobre è stata accalappiata.

Una signora ha dichiarato di essere stata aggredita proprio da Dolce, che l'avrebbe inseguita e graffiata, oltre a strapparle la camicetta. E' stata la stessa signora a riferire che Dolce non voleva morderla, ma soltanto giocare.

La cagnolina non è aggressiva. Lo ha confermato anche una perizia della Asl, eseguita dal comportamentista Giancarlo Nicolai e da altri veterinari che nel suo dossier hanno scritto: cane non aggressivo, non morsicatore, ma da rieducare in quanto non obbedisce agli ordini impartitogli, vivace, esuberante, viziata e maleducata, salta addosso alla gente e può spaventare e far cadere le persone.

L'associazione Garibaldi è già sul piede di guerra. "La cagnolina potrà essere adottata - dicono i membri della onlus - ma l'adottante dovrà garantire di fargli fare un corso di rieducazione presso un comportamentista a spese proprie. Naturalmente Dolce rimarrà chiusa nel canile a vita. Nessuno vorrà prendere un cane maleducato, esuberante, viziato".

Proprio per cercare di far tornare la cagnolina in libertà, l'associazione Garibaldi ha organizzato una petizione on line. Un appello indirizzato principalmente al sindaco di Civita Castellana Gianluca Angelelli, affinché possa adoperarsi anche lui per Dolce.

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