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Viterbo - Il consigliere Alvaro Ricci interviene sul degrado di alcuni quartieri della città
La Quercia, il Comune si affida al fattore c...
Viterbo - 2 novembre 2009 - ore 13,55

Riceviamo e pubblichiamo
- Lo stato d'abbandono della città è ormai diventata una vera e propria emergenza che sta mettendo a rischio anche la sicurezza delle persone.

Non passa giorno che non apprendiamo dagli organi di informazione appelli di singoli cittadini, associazioni, comitati che denunciano il continuo, costante e progressivo degrado della città e delle sue frazioni.

L'ultimo fatto di cui sono venuto a conoscenza è quello dello stato di completo abbandono in cui versa il parcheggio, che si trova nella frazione La Quercia, in via Chiodo.

Prendendo insegnamento dal collega Antonio Obino mi sono armato di macchinetta fotografica per documentare quanto e se l'allarme, che mi avevano lanciato alcuni cittadini, fosse fondato.

Giunto sul posto lo scenario che mi si presenta è nello stesso tempo desolante e allarmante.

Un grosso ramo di pino si è staccato cadendo a terra da una altezza di almeno cinque metri. Il marciapiede che delimita il parcheggio è pressoché invisibile in quanto invaso da una folta vegetazione spontanea ed è posto a monte di un dirupo, privo di ogni protezione, che presenta un un dislivello di cinque o sei metri.

Ad aggravare ulteriormente la situazione è il fatto che il parcheggio in questione è adiacente al parco pubblico dove quotidianamente si recano i bambini a trascorrere qualche ora di divertimento e di svago.

I pini esistenti, di notevoli dimensioni, sono anni che non vengono potati e questo potrebbe aver causato, probabilmente, il distacco del grosso ramo. Rimane comunque piuttosto evidente la presenza di altri rami che, data l'incuria, potrebbero fare la stessa fine.

Immaginate quello che sarebbe potuto succedere se quel ramo si fosse staccato quando passava qualcuno. Meglio non pensarci.

Fanno da contorno a tutto ciò, un cassonetto bruciato con a fianco rifiuti ingombranti e tossici, griglie stradali intasate dagli aghi di pino, aiuole sconnesse e tanta, tanta tantissima incuria.

Altra situazione che desta preoccupazione è quella che interessa lo stato di salute del pino che sovrasta l'edicola di piazza del Teatro. Il fusto della pianta ha una inclinazione eccessiva che non può non destare allarme.

Inutili sono stati i solleciti fatti affinché venga effettuato un sopralluogo al fine di accertare la staticità del pino, tutto tempo e fiato sprecato. La vicenda della pianta che qualche mese fa è caduta a Prato Giardino, non provocando miracolosamente gravi problemi, non è servita assolutamente a niente.

Evidentemente l'amministrazione che ci governa preferisce più affidarsi al fattore “c....” che a una adeguata e responsabile prevenzione; anche questa è una scelta, ma sarebbe però poi davvero complicato prendersela con il destino cinico e baro se dovesse accadere qualcosa di serio.

Signor sindaco, la prego, prenda la sua bicicletta e vada a fare un giro per la città, tanto è ecologica, non inquina e magari prende coscienza che le cose non vanno proprio.

A proposito aggiungo, se per caso dovesse trovarsi a passare da La Quercia, sa dirmi quanto tempo ancora dovrà rimanere interrotto il marciapiede a causa di una specie di cantiere, presente ormai da mesi, davanti all'albergo Olimpia?

Farebbe cosa grata, non tanto a me, ma alle persone con problemi di deambulazione che, per l'interruzione, debbono scendere dal marciapiedi e transitare sulla carreggiata destinata agli autoveicoli con evidenti pericoli.

Ultima riflessione.
Anche questi, come tutti possono notare, sono problemi che rendono una città meno civile e più insicura e una amministrazione che tiene a cuore il benessere dei suoi cittadini non può fare finta di niente.

Alvaro Ricci
Vice capogruppo del Pd al Comune di Viterbo

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