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Sergio Caci, consigliere comunale di Montalto, risponde al vice sindaco Angelo Brizi.
“Tutto è partito dall’appello che ho rivolto, insieme al consigliere Fedele, al sindaco e al suo vice. Un appello a parlare, considerato il silenzio che l’amministrazione stava tenendo in questi giorni in cui, a causa di un gravissimo errore del sindaco, Montalto si è trovata di nuovo sbattuta negativamente sui giornali di tutta Italia – dichiara Caci -. Pensavo che sia Carai che Brizi cogliessero il senso della richiesta. Invece, come al solito, vengono stravolte le parole e per non rispondere si sposta l’attenzione su altri fatti.
La Giunta Carai è entrata nella vicenda non ora, ma quando ha dato il via ai famosi contributi e quando, durante il consiglio Comunale del 2007, la maggioranza appoggiò la fondatezza di tale decisione.
Non mi sono mai occupato del processo penale. Ciò che ho chiesto al sindaco e al suo vice è di fare un passo indietro ed ammettere la gravità della loro decisione, che ha tolto serenità alle famiglie coinvolte ed ha portato Montalto alla ribalta nazionale, ma nel peggiore dei modi”.
“Per quanto riguarda le accuse che Brizi mi rivolge – continua - rispondo che svolgo la mia attività di consigliere comunale di opposizione nel rispetto del mandato che mi hanno dato gli elettori. Sono appassionato e mi impegno per trasformare Montalto e Pescia Romana in realtà moderne e serene.
Da qualche mese manca il Dirigente al Lavori Pubblici e ancora non viene sostituito. Cosa succede? Era inutile prima o ancora non si trova l’accordo sul nome giusto?”.
“Lo so che l’attività di opposizione dà fastidio – conclude Caci -, che il controllo è scomodo, ma spero che venga vista con un’altra maturità. Su un passaggio ha ragione Brizi: le comunità di Montalto e Pescia sono genuine e meravigliose”.
