:::::    
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Civitavecchia | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | TusciawebTV | Velina | Nonsololibri
Tutto casa  Tutto vacanze Tutto automobili  Tutto viaggi


Viterbo - Una riflessione di Mauro Rotelli sui ventanni dal 9 novembre 1989
"Dalla retorica alla costruzione di un futuro senza muri"
Viterbo - 4 novembre 2009 - ore 16,00

Riceviamo e pubblichiamo -
9 Novembre 1989. Cade il Muro e milioni di berlinesi, quasi tutti giovani e giovanissimi, si riversano sulle strade della capitale per partecipare a un evento epocale: la riunificazione delle due Germanie dopo anni di filo spinato, mitra e odio fra fratelli.

9 Novembre 2009. Vent’anni di libertà non ci fanno pensare a rievocazioni sterili o nostalgie datate ed anacronistiche: vent’anni di libertà sono l’occasione per riflettere, anche nella nostra città, sul ruolo fondamentale dei giovani nelle rivoluzioni culturali, sociali e politiche che attraversano il nostro tempo.

Sono i giovani a pagare spesso il prezzo dell’assenza di libertà nei Paesi dove i Muri sono ancora in piedi: Cina, Iran, Afghanistan, Tibet, Birmania; i giovani pagano, ma gli stessi giovani sono il motore delle piccole ribellioni quotidiane, che amplificate dagli strumenti della comunicazione globale finiscono sotto i nostri occhi.

Sono giovani i monaci tibetani che offrono i loro corpi alla repressione di Pechino, come lo sono le centinaia di studenti iraniani in piazza per protestare contro l’elezione di Ahmadinejad. Tutto questo nello scenario internazionale, dove altri giovani, stavolta in divisa, si sacrificano per riportare la pace e aiutare le popolazioni locali.

Anche l’impegno senza le “stellette” dei volontari nell’Abruzzo post- terremoto dimostra la cifra morale ed estetica di questa generazione, troppo spesso bistrattata e messa alla berlina per una presunta inadeguatezza rispetto ai propri coetanei di vent’anni fa.

C’è qualcosa di profondamente rivoluzionario nell’impegno quotidiano di chi si spende, silenziosamente, nell’arcipelago dell’associazionismo e del volontariato: basterebbe saperne cogliere il messaggio, comprenderne le ragioni e le rivendicazioni.

Si sono alzati mille piccoli muri in questi anni che mettono i giovani di fronte agli ostacoli che la crisi globale ha evidenziato in maniera drammatica: difficoltà a sbarcare il lunario, difficoltà a pensare ad una famiglia, difficoltà nell’immaginarsi il proprio futuro. Sono questi i Muri che nel 2009 dobbiamo provare ad abbattere: ciascuno con le proprie responsabilità e mettendo se stesso a disposizione di questa causa.

Possiamo farlo solo se riusciremo ad immaginare il futuro con gli occhi dei giovani, pensando la quotidianità come un tassello di un mondo da edificare per chi verrà fra dieci, quindici, venti anni. Dobbiamo chiedere ai giovani di essere rivoluzionari, ma dobbiamo esserlo tutti, anche noi quando siamo messi di fronte alle scelte quotidiane, la cui incidenza sul futuro”globale” è molto più decisiva di quanto si possa credere.

Questo contributo non ha la pretesa di trovare soluzioni o affrontare una ricorrenza tanto importante con le sole ed abusate armi della retorica e della rievocazione, quanto piuttosto quella di fornire stimoli alle Istituzioni cittadine come ai singoli cittadini, giovani o meno, il cui ruolo nella costruzione delle piccole rivoluzioni quotidiane è sempre più fondamentale.

Mauro Rotelli
Consigliere Comunale Pdl

Copyright 2009 TusciaWeb - Chi siamo - pi: 01829050564