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I consiglieri mostrano al sindaco la petizione "Acqua azzurra acqua cara", per la quale hanno raccolto 521 firme
"San Lorenzo Nuovo non vuole entrare in Talete"
Viterbo - 5 novembre 2009 - ore 16,30

Riceviamo e pubblichiamo - Cinquecentoventuno. Tante sono le firme raccolte dalla minoranza consiliare per la petizione “Acqua azzurra, acqua cara” intesa a richiedere la revoca del provvedimento con cui lo scorso 30 settembre fu deliberato il trasferimento delle quote azionarie Cobalb e Siit a Talete.

Un’adesione senza precedenti se si considera che tanti firmatari hanno sottoscritto la petizione in rappresentanza dei loro interi nuclei familiari.

Hanno firmato giovani e anziani, studenti e disoccupati, imprenditori e impiegati, casalinghe e agricoltori, simpatizzanti di sinistra e di destra, donne e uomini, tutti accomunati dalla volontà di impedire che il Comune faccia il suo ingresso in Talete.

La minoranza si ritiene pienamente soddisfatta dell’adesione della popolazione all’iniziativa ed è fiduciosa che il sindaco Zannoni, preso atto dell’elevato numero di persone che si sono mobilitate, possa ritornare sui suoi passi, revocando il provvedimento oggetto della petizione.

Una soddisfazione che si accompagna alla convinzione e alla serenità d’animo di aver fatto tutto il possibile per tutelare, come sempre, gli interessi economici dei cittadini di San Lorenzo Nuovo.

Bottarini Marco
Brasili Gianluca
Grassini Maria Gabriela
Bambini Massimo
Consiglieri comunali

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