:::::    
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Civitavecchia | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | TusciawebTV | Velina | Nonsololibri
Tutto casa  Tutto vacanze Tutto automobili  Tutto viaggi


Il sindacato: "Siamo dalla parte dei lavoratori, non degli inquinatori"
Rdb Cub a fianco dei No Coke di Tarquinia
Viterbo - 5 novembre 2009 - ore 20,10

Riceviamo e pubblichiamo
- Dopo un incontro con i rappresentanti del Comitato No coke di Tarquinia, abbiamo deciso come direzione provinciale delle RdB CUB di aderire al comitato No Coke, condividendone le motivazioni e il percorso.

Per un'organizzazione che difende il lavoro e i lavoratori è automatico difendere anche la salute degli stessi e di tutti i cittadini, smascherando false contrapposizioni tra tutela della salute e perdita di posti di lavoro create da chi ha solo a cuore i propri capitali.

Sostenere la lotta contro il carbone nella centrale di Civitavecchia significa combattere la disoccupazione perché lo sviluppo delle energie alternative è l’unica grande occasione di lavoro diffuso su questo territorio.

Anche il caso delle centrali elettriche di Montalto di Castro e di Civitavecchia è emblematico rispetto agli effetti negativi che ha causato sul lavoro, l’ambiente e la politica di questo territorio.

La storia della costruzione della centrale di Montalto di Castro dimostra come all’iniziale grande impiego di manodopera (gli anni della costruzione dei manufatti edili), segua sempre una grande disoccupazione legata al ritorno degli operai nei settori tradizionali di provenienza, (agricoltura, artigianato e turismo).

Non solo uno spopolamento lavorativo verso lavori dipendenti di breve durata ma anche la “stagnazione” di ogni altro possibile sviluppo del territorio attraverso la valorizzazione delle proprie peculiarità, ad esempio, nell’accoglienza turistica legata alle bellezze naturalistiche e archeologiche della maremma e dell’entroterra viterbese.

Montalto e ogni sito oggetto di grandi impianti energetici, dimostrano anche un’altra cosa: l’inquinamento ambientale nasconde sempre un “inquinamento politico”: il consenso elettorale delle amministrazioni comunali è facilitato da introiti Enel.

La storia delle centrali elettriche di Civitavecchia dimostra l’esistenza delle stesse dinamiche, con in più la peculiarità che il grosso delle maestranze impiegate nel cantiere Enel sono di provenienza esterna.

La novità è che a partire da questi problemi è cresciuto un largo movimento di cittadini che ora è sostenuto anche dall’importante categoria degli agricoltori che vedono nell’inquinamento ambientale la distruzione del loro futuro, (chi vorrà acquistare prodotti agricoli provenienti da questa area stretta dai sovrastanti fumi di due centrali?), e il ricorso al nucleare non potrebbe che aumentare tali diffusi timori.

Ultimamente si è registrato su questo territorio un fatto di una rilevanza democratica eccezionale: i cittadini hanno avviato una raccolta diffusa di fondi, nelle famiglie, nelle cooperative agricole, nei bar, ecc, per finanziare un controllo autonomo dell’aria e presto presenteranno i risultati di questo monitoraggio, i cittadini si stanno auto tassando per pagare un vero monitoraggio ambientale per avere, cioè, un controllo autonomo dell’aria che respirano che i sindaci del comprensorio non osano fare per contrastare l’inquinamento diffuso.

Dal punto di vista di una forza sindacale come la nostra è evidente che le grandi centrali non sono grandi occasioni di lavoro ma solo dei grandi ostacoli allo sviluppo di una occupazione diffusa sul territorio per l’utilizzo delle fonti rinnovabili: la vera rivoluzione in termini di occupazione, oltre ché ambientalista, ci sarà, quando sopra i tetti di ogni condominio ci saranno i pannelli a energia solare per la produzione di energia elettrica e calore.

Se ciò sarà non avremmo più bisogno di grandi centrali, ma di tante persone che lavorano come idraulici, installatori, elettricisti, manutentori, piccoli artigiani, commercianti, ecc.

Le grandi centrali servono solo alle grandi forze economiche che speculano sul carbone e petrolio e ai politici che da essi prendono ordini (a destra e a sinistra), a noi serve un ambiente sano dove ci siano tanti posti di lavoro durevoli e non tanti posti al cimitero.

RdB sarà sempre dalla parte dei cittadini e dei lavoratori, mai dalla parte degli inquinatori che ingannano i disoccupati.

Federazione RdB CUB Viterbo

Copyright 2009 TusciaWeb - Chi siamo - pi: 01829050564