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Viterbo - Spettacolo - Il 6 novembre
Il convivio di Quarta parete
Viterbo - 6 novembre 2009 - ore 16,30

Riceviamo e pubblichiamo - ‘Quarta Parete’ è un sogno. Un sogno fatto di canto, di danza, musiche e violino. E’ stato costruito per voi, negli spazi del Parco dei Cimini, dal gruppo dei Neurorealisti.

Capitano di vascello di questa avventura, che è pronta per sbarcare nei vostri occhi e nel vostro cuore, è Michele Greco. Suoi i testi e la regia. Il 6 novembre, è l’ora della prima. L’appuntamento con la forte emozione contenuta in ‘Quarta Parete’ è fissato per le 20:30.

La formula che i Neurorealisti hanno scelto per portare al pubblico questo lavoro è quella del convivio. Lo spettacolo verrà presentato insieme a una cena, con menù appositamente realizzato, nell’incantevole sala centrale del noto agriturismo. Cultura, vibrazioni profonde e ottima cucina. Una formula interessante per riavvicinare le persone al teatro, a un teatro vivo e capace di regalare sogni.

Verrete trascinati all’interno di un intreccio narrativo che andrà a conquistare e riscaldare le parti più lontane della vostra memoria. Navigando tra le vibrazioni di una ninna nanna brasiliana entrerete in una dimensione dove tutto scorre per balzi, il tempo non è più quello a cui siete abituati e in pochi attimi succede di tutto. L’intreccio di ‘Quarta Parete’ è un movimento circolare, non si inizia da nessun punto e non si arriva da nessuna parte. Siete dentro di voi. Immagini proiettate di danze in riva al lago, tende che si aprono, simboli, poesia e recitato. Amori seccati quando erano ancora in fiore, morti acerbe, rabbia e speranza. E’ la vita. ‘Quarta Parete’ ti entra dentro perché è un viaggio dentro te stesso. Ogni ballo, canto, suono è solo pretesto, è solo veicolo, che serve a riattivare e riaccendere parti del tuo vissuto di uomo, donna, ragazzo…

Tutto questo è nato in maniera molto casuale. C’era un’idea. A mano a mano questa idea ha preso vita e ha saputo chiamare a sé le persone giuste. Su questa barca si sono ritrovati artisti, alcuni di grande spessore, che non si conoscevano ancora. Tutto è nato da un oggetto: un’opera plastica di Tommaso Cascella. Tutto in fondo si sviluppa da lì, dalla vita che in quell’opera è contenuta, compressa, raccolta in simboli. Tutto è già lì percettibile a un occhio attento. I Neurorealisti hanno preso quell’opera e hanno disteso sul tempo tutta la vita - con le sue storie, i suoi destini, dolori, amori e gioie – che in questa espressione artistica è contenuta. L’opera di Tommaso Cascella, che campeggia al centro del Parco dei Cimini, è diventata un gioco magico, capace di prendere vita.

Alla costruzione di tutto ha messo la mano anche un grande musicista internazionale, non è ancora chiaro per quale ragione il fato l’ha voluto coinvolto, Francis Kuipers. L’attore protagonista è un volto noto: Valerio Largo. Il cantato è di Ttai Morra.
Significanti di questa magia il Corpo di ballo della Scuola di Danza classica e moderna ‘MD’ Nuova Città di Viterbo: Lorella Caporossi, Roberta Cataudella, Elisabetta De Sanctis, Eleonora Perrotta, Marta Della Torre, Claudia Paccosi, Gabriella Dono, Giulia Aragonesi e Isabella Gasbarri. C’è poi il violino del maestro Alberto Poli, i costumi di scena di Erzsebet Palastri, le professionalità tecniche di Roberto Pomi e Aliberto Sagretti.
Buona avventura.

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