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"Un ennesimo nulla di fatto. Non è questo ciò che serve per l’aeroporto di Viterbo. Ecco perché chiederò il prima possibile un incontro urgente al ministro Matteoli, per fare il punto della situazione e accelerare l’iter dello scalo".
Così l’assessore regionale agli Enti locali, alle reti energetiche portuali, aeroportuali e ai rifiuti, Giuseppe Parroncini, dopo la riunione odierna del Cipe, che per l’importante opera viterbese ha solo preso atto dello studio di prefattibilità.
"La presa d’atto – dice Parroncini – non è certo una delibera, ritengo quindi che il passaggio odierno sia solo un espediente per dire che dell’aeroporto al Cipe si è parlato. Ma non è così che si può andare avanti: ciò che serve è l’inserimento dell’opera nella parte delle infrastrutture della Legge obiettivo, necessario per proseguire con lo studio di fattibilità e il progetto preliminare, in base al quale vengono stanziati i fondi.
Inserimento che peraltro era stato già previsto a luglio. Per il futuro scalo viterbese oggi dunque non si è fatto alcun passo avanti, piuttosto si è tornati indietro".
Da qui la decisione dell’assessore Parroncini di chiedere un incontro al ministro Matteoli.
"Non ci siamo, bisogna iniziare a fare sul serio. Invito il ministro a un confronto per capire come stanno le cose e individuare la strada più veloce per arrivare in tempi brevi alla realizzazione dell’aeroporto di Viterbo".