Riceviamo e pubblichiamo - Dunque: il Comitato interministeriale per la programmazione economica ha “preso atto” dello studio di prefattibilità dell’aeroporto civile di Viterbo.
E’ significativo che in una seduta nella quale si assegnano miliardi di euro per alcuni interventi, nella quale vengono approvati i progetti di altre iniziative di infrastrutturazione del Paese, i ministri “prendano atto” di uno studio che non arriva neanche al livello di fattibilità, ma si ferma un po’ prima.
Parliamo di un’opera che, se leggessimo i giornali di un paio d’anni fa, dovrebbe essere già cantierata. Chi vuole esultare per la presa d’atto lo faccia pure. Ma in verità, allo stato, non vi sono soldi, non vi sono programmi, ma non vi è nemmeno un parere favorevole del Cipe.
Eppure in questo contesto propagandistico non vorrei si sottovalutasse il fatto che se l’aeroporto si realizzasse esso investirebbe in pieno l’area termale di Viterbo; non vorrei si trascurasse il dato che decine se non centinaia di voli al giorno passerebbero a 150 metri dalle teste degli abitanti del quartiere di Santa Barbara.
Penso che in questa gara di demagogia e di irresponsabilità, che purtroppo vede protagonisti politici di tutti gli schieramenti, sia indispensabile tenere alta l’attenzione sia per smascherare le false promesse e le menzogne, che ci accompagnano oramai da qualche anno, ma anche e soprattutto evidenziare i pericoli che il territorio e la popolazione di Viterbo potrebbero correre con la realizzazione di un’aeroporto “prefattibile”.
Vorrei che i cittadini ne “prendessero atto”.
Enrico Mezzetti
consigliere comunale
Sinistra e Libertà
Viterbo
