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Riceviamo e pubblichiamo - Ad un mese dalla morte di Marcello Baglioni dipendente dell’impresa Aem facente parte del consorzio Cic insieme a Letes e Pellicelli, che ha portato alla revoca da parte dell’Enel dell’appalto più importante che il consorzio aveva vinto nella provincia di Viterbo, garantendo lavoro tranquillità e stabilità ad oltre 60 dipendenti e relative famiglie per i prossimi tre anni, cosa non da poco visto che tutto il resto del mondo del lavoro e in condizioni precarie con un aumento vertiginoso delle domande di Cassa Integrazione e di disoccupazione .
Nonostante ciò tutto tace, non è un buon segno per i lavoratori ai quali si prospettano tempi duri, fatti di cassa integrazione o disoccupazione , il consorzio da parte sua sta cercando di rimanere a galla in una situazione che di certo e chiaro non ha ancora nulla, in quanto sono in corso accertamenti sull’accaduto da parte degli organi competenti che porteranno sicuramente ad una lunga attesa nel tempo, un particolare non trascurabile per i 60 dipendenti del consorzio che chiedono solo di poter continuare a lavorare e mantenere le loro famiglie .
Sconcerto e preoccupazione ha destato l’atteggiamento dell’Enel, che pur attuando una regola prevista dai contratti stipulati tra le parti , non ha tenuto conto degli effetti collaterali di una decisione cosi importante, ma forse affrettata , e senza precedenti , creando una situazione difficile in un settore della nostra provincia non ancora fortunatamente coinvolto dalla crisi nazionale.
La Filca Cisl ribadisce con forza e determinazione che la miglior cura per gli infortuni sul lavoro e la prevenzione è la formazione e non il ricorso alla Cassa integrazione o alla disoccupazione.
Come sindacato ci faremo promotori verso gli enti competenti (Provincia e Regione) affinché si facciano carico di convocare un tavolo concertativo, Enel, Organizzazioni Sindacali e Datoriali per risolvere e salvaguardare l’occupazione nel nostro territorio.
Claudio Delle Monache
Segretario provinciale Filca Cisl
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