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Viterbo - Aeronautica militare
Giurano gli allievi marescello
Viterbo - 29 aprile 2010 - ore 17,30

Le immagini del giuramento
- Giovedì 29 aprile si è tenuta presso la Scuola Marescialli dell’Aeronautica Militare di Viterbo. la cerimonia, in forma solenne, del giuramento degli Allievi Marescialli appartenenti al 12° Corso.

Alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale di Squadra Aerea Vincenzo Camporini, del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Giuseppe Bernardis, del Comandante delle Scuole dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Pasquale Preziosa, del Col Giandomenico Gaudenzi, Comandante della Scuola Marescialli, dei vertici della Forza Armata, delle varie Autorità civili e militari della Città di Viterbo, dei Gonfaloni della Provincia e della Città, dei Labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, hanno levato il loro “grido” di fedeltà alla Patria 128 allievi marescialli, tra cui 22 donne.

Alla cerimonia era presente un folto pubblico, costituito essenzialmente da parenti ed amici dei giurandi, arrivati da ogni parte d’Italia per condividere con i propri cari le emozioni di questo momento particolarmente importante per la carriera di ogni militare, un istituto, quello del giuramento, enfatizzato dal Comandante della Scuola che nel suo discorso lo definisce anche “un momento fondamentale” dell’iter formativo, “un vincolo severo che richiede di essere costantemente rinnovato e sostenuto da virtù come la lealtà, la dedizione, la generosità e lo spirito di sacrificio”.

Oltre al 12° Corso Allievi Marescialli, denominato “Onuris” dal nome del dio della guerra e patrono dell’esercito egizio, nonché simbolo di forza e protezione, erano presenti inquadrati nello schieramento, agli ordini del Vice Comandante della Scuola e Comandante dei Corsi, Colonnello. Leonardo Pontrelli, anche gli altri due Corsi attualmente presenti presso l’Istituto viterbese (il 10° Corso Mythras giunto all’ultimo anno di studi e l’11° Corso Nash al suo secondo anno), nonché la Banda dell’Aeronautica Militare che ha accompagnato le fasi salienti della cerimonia.

Particolarmente solenne è apparso il fatidico momento del “Lo giuro”, enfatizzato dal sorvolo di una pattuglia di SF 260 provenienti dall’Aeroporto di Latina, così come emozionante è stata la lettura della “Preghiera dell’Aviatore” ed il lancio in cielo dell’orifiamma contenente i nomi di tutti i 128 giurandi.

Nel corso della cerimonia si è anche tenuto il “battesimo del corso” e la “benedizione del gagliardetto”alla presenza del padrino del Corso, Primo Maresciallo Luogotenente Giuseppe Di Nota del 72° Stormo di Frosinone.

Gli interventi del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica ed a seguire quello del Capo di Stato Maggiore della Difesa hanno rappresentato altri momenti significativi della cerimonia.

Nel suo discorso il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica si è soffermato sulla figura del Maresciallo che accanto alla immagine tecnico-specialistica, tipica del sottufficiale, sarà chiamato a consolidare la propria figura con compiti di indirizzo e formazione del personale subordinato per assumere progressivamente incarichi di maggiori responsabilità sino a diventare stretto collaboratore dei diretti superiori e, quando necessario, loro sostituti.

Il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica ha evidenziato quindi come la “formazione ricevuta qui a Viterbo rappresenti un tangibile esempio della trasformazione in atto nella Forza Armata per renderla più rispondente alle attuali esigenze e, nel contempo, preparata ad affrontare le sfide future”.

Una “trasformazione”, messa in evidenza nel suo discorso anche dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, “grazie al quale siamo passati da Forze Armate molto consistenti anche grazie al servizio obbligatorio di leva, statiche e poco flessibili a componenti più ridotte, professionali, moderne, proiettabili, efficaci e funzionali, effettivamente utilizzabili e impiegabili, pienamente interoperabili con gli assetti multinazionali e interforze”.

La successiva sfilata in parata dei Reparti, tra gli applausi scroscianti del pubblico, segnava la fine della cerimonia.

Il trasferimento presso la sala Convegno Ufficiali con la firma dell’albo d’onore e l’incontro del Capo di Stato Maggiore della Difesa con una rappresentanza di allievi e dei loro familiari era l’atto finale di questa toccante giornata che sicuramente rimarrà impressa con caratteri indelebili nella memoria dei 128 futuri Marescialli dell’Arma Azzurra.


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