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Omicidio Rizzello - Continuano gli interrogatori dei carabinieri
La villetta del delitto diventa meta di turisti
Viterbo - 16 febbraio 2010 - ore 3,15

Francesco Vincenzi con il bambolotto in mano durante la simulazione (Foto Mauro Topini)
- Via dei Latini e via Terni. In questi giorni Civita Castellana ruota solo intorno a queste due vie.

Nella prima si trova l'abitazione di Marcella Rizzello, la trentenne uccisa in casa a colpi di arma da taglio il 3 febbraio scorso.

A via dei Latini è un via vai continuo. Ma non solo di esperti e militari che continuano incessantemente a cercare qualche indizio per incastrare l'omicidio.

La villetta è diventata anche meta di turisti. Sono molte le persone che arrivano davanti alla casa per vedere con i loro occhi la via dove la trentenne è stata brutalmente uccisa.

Qualcuno, soffermandosi di fronte al cancello di via del Latini, prova anche a ricordare l'ultima volta che Civita Castellana è stata teatro di un altro terribile omicidio.

Anche quella volta la vittima era una giovane donna, uccisa da uomo che conosceva bene, era il cugino del marito. Da quel giorno però sono passati più di 10 anni fa, la zona era diversa e il colpevole fu preso quasi subito. In quel caso fu omicidio passionale.

A via Terni, sede della caserma dei carabinieri di Civita Castellana, continuano invece gli interrogatori. Si tratterebbe di amici e di parenti di Marcella e del suo compagno Francesco Vincenzi.

Al centro dei nuovi interrogatori ci sarebbero alcune dichiarazioni da loro rilasciate nell'imminenza del delitto e che, almeno in parte, non avrebbero trovato riscontri o che li avrebbero trovati solo parzialmente.

Oltre a loro sono state convocate in caserma anche altre persone che non erano mai state ascoltate dai carabinieri.

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