:::::    
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Civitavecchia | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | TusciawebTV | Velina | Nonsololibri
Tutto casa


Omicidio Rizzello - Attesi per i primi risultati dei rilievi dei Ris
Si cerca tra i conoscenti e amici di Marcella
Viterbo - 8 febbraio 2010 - ore 3,20

Fotocronaca - L'Omicidio di Civita Castellana
Marcella Rizzello con il compagno Francesco Vincenzi
I Ris al lavoro nella villetta
Il colonnello Bianchi e il pm Petroselli
- L'omicidio Rizzello non ha ancora un colpevole. Gli inquirenti lo stanno cercando tra gli amici e i conoscenti della vittima, Marcella, uccisa brutalmente a coltellate mercoledì mattina.

Quel giorno la ragazza è stata trovata in un lago di sangue. Le coltellate, più di una, l'hanno raggiunta all'addome e al volto. Una, in particolare, le avrebbe trapassato la gola da parte a parte, provocando la morte per dissanguamento.

Ed è proprio questa violenza brutale che sta dirigendo gli inquirenti sulle tracce dei conoscenti, degli amici, di chi viveva a stretto contatto con lei. Una persona che, accecata dalla rabbia, si sia avventata su Marcella con violenza e non un estraneo qualsiasi.

Una violenza che ha lasciato dei segni raccapriccianti sul cadavere della 30enne. Chi ha ricomposto il corpo dopo l'esame autoptico avrebbe sottolineato di non aver mai assistito ad una scena del genere. Le ferite hanno lacerato la carne in più punti.

Proprio per questo inizialmente si era pensato che l'omicida si fosse servito di un arnese e non di un coltello. Ma l'autopsia ha fatto emergere particolari diversi. L'arma del delitto dovrebbe essere un coltello, usato però in modo anomalo.

Dall'esame risulta che la donna si è difesa con tenacia e quindi potrebbe aver lasciato dei segni di colluttazione sul corpo dell'assassino. E se, come stanno ipotizzando gli inquirenti, l'assissino è uno dei suoi conoscenti, probabilmente si trovava anche al funerale di sabato pomeriggio.

I carabinieri quindi sono intervenuti anche in quell'occasione, cercando tra la folla che seguiva il feretro, qualcuno che avesse segni sul viso o qualche lesione sospetta.

Intanto Francesco Vincenzi, convivente della vittima, sembra avere un alibi di ferro e ha partecipato al funerale vicino alla mamma di Marcella in evidente stato di choc.

I possibili sospetti su di lui di giorno in giorno sfumano.

La pista che porterebbe sulle tracce di qualche amico o conoscente di Marcella è alimentata anche da un altro indizio di non poco conto.

Quel mercoledì mattina, mentre in casa qualcuno uccideva senza pietà Marcella, il suo cane, un pastore tedesco, era in cortile.

Secondo i vicini non ha abbaiato. Non si è agitato in modo sospetto. Era tranquillo. Forse troppo tranquillo. Per verificare se sia stato sedato i carabinieri hanno disposto le analisi del sangue che dimostreranno l'eventuale presenza di narcotici.

Se il narcotico non ci fosse si alimenterebbe ancora di più l'ipotesi che ad uccidere Marcella sia stato qualcuno che conosceva bene lei, la sua casa, il suo cane e che non aveva problemi a entrare nella villetta.

Oltre ai sospetti comunque non c'è ancora niente. Le indagini sono ancora più o meno al punto di partenza. Non c'è traccia dell'arma del delitto e i rilevamenti di questi giorni sono serviti a pochissimo.

A breve, forse già nella giornata di oggi, il pm Renzo Petroselli dovrebbe avere a disposizione almeno una parte dei risultati dei rilievi eseguiti dai carabinieri del Ris di Roma e del Nucleo scientifico di Viterbo nell'abitazione. Indizi che si spera siano utili per dare una svolta definitiva alle indagini.

Copyright 2010 TusciaWeb - Chi siamo - pi: 01829050564

Condividi