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Roma - In cambio avrebbe affidato servizi alla Isa di Moscaroli per svariati milioni di euro
Tangenti, arrestata dirigente della Asl
Viterbo - 10 luglio 2010 - ore 3,10

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Alfredo Moscaroli, presidente del cda della Isa
Ferdinando Selvaggini, dipendente del Ced della Asl
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Tangenti, dirigente della Asl di Roma in manette.

Alle 7 di ieri mattina i carabinieri della compagnia di Viterbo hanno eseguito a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Patrizia Sanna, 52enne, dirigente del servizio informatico della Asl Roma H.

Il reato contestato nell’ordinanza, emessa dal gip del Tribunale di Viterbo, è corruzione per un atto contrario ai doveri del proprio ufficio aggravata.

In particolare si contesta alla Sanna quanto già contestato nel novembre del 2009 al suo omologo viterbese Ferdinando Selvaggini, e cioè di essere venuto meno ai suoi doveri di imparzialità e fedeltà verso la pubblica amministrazione, venendo ricompensato per atti contrari ai propri doveri d’ufficio che assicurassero alla Isa, società dell’imprenditore Alfredo Moscaroli, l’affidamento, a procedura negoziata, di molteplici appalti di fornitura e servizi nel settore informatico.

La Sanna, secondo i carabinieri, avrebbe ricevuto tangenti sia nel periodo in cui svolgeva le funzioni di dirigente del servizio informatico della Asl di Rieti (2mila euro mensili dal 2003 al giugno 2005), sia nell’attuale incarico di dirigente dello stesso settore presso la Asl Roma H (5mila euro mensili dal luglio 2005 a tutto il 2009 – cioè sino all’arresto di Moscaroli).

Secondo quanto accertato a riscontro delle dichiarazioni di Alfredo Moscaroli, la corruzione ebbe inizio dalla stipula tra Asl di Viterbo e Asl di Rieti di una convenzione per la gestione di attività informatiche che già erano gestite per la Asl viterbese esclusivamente dalla Isa.

Con l’approdo della Sanna alla Asl Roma H, la stessa convenzione venne stipulata anche nella capitale con il conseguente vantaggio per la Isa consistito svariati milioni di euro di pagamenti per i servizi svolti.

La Sanna, dopo le perquisizioni presso il proprio ufficio e l’abitazione, è stata portata al carcere romano di Rebibbia.


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