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Il 30 ottobre sarà presentato a Bologna
Un progetto di Oriolo al Salone internazionale delll'edilizia
Viterbo - 27 ottobre 2010 - ore 14,00

- Il giorno 30 ottobre 2010 alla Fiera Saie 2010 di Bologna - Salone internazionale dell’edilizia, presso la Gallery Hall Padiglione 21-22, nell’ambito del 19esimo Europa Symposium vertice europeo per una edilizia sostenibile ed ecocompatibile, verranno presentati i lavori dell’11esimo laboratorio progettuale di bioarchitettura incentrati sulla progettazione urbana di Oriolo Romano (VT).

Il convegno Europa Symposium, giunto oggi alla sua 19esima edizione, sarà dedicato quest'anno ai temi dello sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili e dei sistemi tecnologici e progettuali per il risparmio energetico e la bioarchitettura.

Vedrà tra gli autorevoli ospiti: l’architetto Lucien Kroll (Bruxelles), architetto, urbanista e padre della progettazione partecipata, l’architetto Richard Bödecker (Abu Dhabi) noto paesaggista e botanico, l'architetto Mario Cucinella (Bologna) l’architetto bioclimatico Sergio Los e l'architetto Christian Schaller (Colonia).

A rappresentare l’esperienza del Laboratorio di Bioarchitettura interverranno: il sindaco Italo Carones e l’assessore all’Ambiente Alfredo Bevilacqua del Comune di Oriolo, per l’amministrazioni provinciale di Viterbo la dirigente dell’assessorato Ambiente Flaminia Tosini, il direttore di Palazzo Altieri Rosa Gemma (Ministero Beni Culturali), Riccardo Valentini (Unitus, Facoltà di Agraria, Disafri), Giovanni Galanti (Università Firenze) e Annalisa Laurenti, presidente della Sezione di Viterbo dell’Istituto Nazionale Bioarchitettura i corsisti: Maurizio Mazzoli, Paola Mastrobuono e Federica Rella, moderatrice del convegno Wittfrida Mitterer.

Il laboratorio di specializzazione post laurea è stato  realizzato in convenzione con l’Università di Bologna (Facoltà d’Ingegneria Dipartimento Architettura e Pianificazione ) e in collaborazione con: il ministero Beni Culturali, la Provincia di Viterbo, l’Università della Tuscia (Facoltà di Agraria, Disafri) e la Camera di Commercio della Provincia di Viterbo.

Ha  avuto il Patrocinio di: Ministero Beni e Attività Culturali, Soprintendenza Beni architetto Lazio, Amministrazione Provinciale di Viterbo, dell’ Università della Tuscia, Comune di Viterbo, Camera di Commercio della Provincia di Viterbo, Cna Viterbo, Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Viterbo, Ordine degli Ingegneri e Ordine dei Dottori Forestali e degli Agronomi della Provincia di Viterbo.

Obiettivo del Laboratorio di Bioarchitettura, è stato quello di fornire indicazioni operative su come impostare e gestire la progettazione in alcune aree del centro abitato di Oriolo in chiave ecologica ed attraverso un percorso partecipativo inclusivo e strutturato.

I corsisti confrontandosi con la storia, l’ambiente, le tradizioni socio-culturali, i caratteri tipologici architettonici ed antropologici del territorio hanno avviato una progettazione attenta al contesto e rispettosa delle caratteristiche storico-geografiche di Oriolo ed in armonia con il” genius loci” del paese.

Gli interventi proposti, all’interno del tessuto urbano, sono quindi caratterizzati da considerazioni bioclimatiche ed energetiche e da un oculato utilizzo delle risorse, ed è stata posta  massima attenzione, all’utilizzo delle tecnologie a basso impatto ambientale e ai materiali di origine locale.

Una progettazione finalizzata quindi  prima di tutto alla qualità del vivere e al creare relazioni con il tessuto preesistente, dove la sostenibilità rappresenta solo un tassello seppur importante nel complesso delle relazioni che intercorrono in uno spazio urbano.

Nel processo di ristrutturazione urbanistica nato con l’intento di rispondere alle esigenze di riqualificazione e sviluppo del territorio, è stata applicata inoltre una strategia di attenzione  alla ecosostenibilità e alla biocompatibilità , dove i singoli manufatti vengono a comporre un insieme di relazioni capaci di porsi con qualità nel tessuto sociale ed architettonico del paese.

Il Laboratorio è stato realizzato sotto la guida di Lucien Kroll, architetto ed urbanista di Bruxelles considerato il padre della progettazione partecipata, la direzione didattica di Wittfrida Mitterer (Università di Innsbruck e Lumsa di Roma), con la supervisione dell’architetto Lucien Steil (Università “Notre Dame", Roma) e di Carlo Monti (Università di Bologna), organizzazione dell’architetto Annalisa Laurenti.

Un prezioso contributo hanno dato: Giovanni Galanti (Università di Firenze), la Sofia Varoli Piazza, Giada Lepri (Università di Roma), i tutor: Cecilia Neri e Anita Mancini.

Ha visto inoltre l’importante contributo di Riccardo Valentini (Unitus, Facoltà di Agraria, Disafri), del direttore di Palazzo Altieri Rosa Gemma (ministero Beni Culturali), di Christian Schaller (Colonia) e di Norbert Klamnsteiner (Casaclima, Bolzano), Patrizia Di Filippo, coordinatore Erminio Redaelli (presidente dell’Istituto Nazionale Bioarchitettura). 


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