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Consiglio provinciale - L'Udc chiede una verifica politica
Aperta la crisi
di Giuseppe Ferlicca
Viterbo - 19 maggio 2011 - ore 12,10


Francesco Bigiotti (Udc)
Il presidente della Provincia Marcello Meroi
- Il consiglio riprende. Stavolta con la partecipazione (straordinaria e breve) dell'Udc. La sospensione è servita anche al presidente Marcello Meroi per riuniore i suoi ed evidentemente discutere della situazione.

Si riparte con una dichiarazione di Francesco Bigiotti. Che chiede a Meroi la verifica politica.

"Un intervento che riparte da quanto detto a inizio consigliatura - spiega - dicemmo che avremmo collaborato in tutto con la nuova amministrazione, essendone parte integrante, operando con correttezza, ma senza concedere sconti, intendendo fare deroghe all'attenzione che l'ente deve avere per il proprio territorio.

Tutto ciò è assolutamente attuale e lo vogliamo ribadire in modo forte. Il bilancio del primo anno di questa amministrazione, non possiamo per onestà, dire che tutto sia andato bene e quest'amministrazione abbia fatto il necessario rodaggio per operare nel migliore dei modi.

Molto spesso alla gestione politica è stata sostituita la scelta dei tecnici. La politica non se lo può permettere. Noi non possiamo consentirlo. Anche nelle scelte politiche troppo spesso si è cercata la sponda dell'opposizione e troppo spesso si è preferita questa all'aiuto dei colleghi di cordata dell'Udc.

Ribadisco però che il partito resta in maggioranza e a disposizione del presidente Meroi. Ma non possiamo prescindere da una verifica politica e programmatica che chiedo al presidente di avviare immediatamente. Una verifica politica che tenga conto delle nuove geografie partitiche e dei gruppi in seno al consiglio che sono nati in questo primo anno.

Una verifica programmatica, per capire se i presupposti del programma che ci hanno portato a vincere ci siano ancora. L'auspicio è che la risposta sarà positiva.

Chiedo formalmente al presidente di avviare la fase di verifica a partire già da domani".

Chiamato in causa, ill presidente Meroi replica. Vorrebbe che l'Udc restasse ad ascoltarlo, ma mentre prende la parola consiglieri e assessori escono.

Il presidente se ne stupisce, ma Bigiotti e i suoi non tornano sui loro passi. La verifica si fa nelle sedi politiche.

"Sono disponibile a questo tipo di verifica - replica Meroi - . Il sottoscritto si è assunto un onere, nel mio partito condiviso da pochissimi, d'iniziare un percorso che unisse il Pdl all'Udc. Per questo mi sono preso insulti e improperi.

Oggi a 14 mesi di distanza, ribadisco che un'amministrazione provinciale e una regionale rette da maggioranza Pdl – Udc abbiano l'obbligo d'aprire un tavolo politico istituzionale, per caprie se in occasione del rinnovo d'amministrazioni comunali si possa ripercorrere lo stesso percorso, ottenendo lo stesso risultato positivo.

Dal mio partito non ho avuto risposta. Nemmeno da altri partiti.

Questo tipo di maggioranza ritengo che possa andare avanti e si possa consolidare, valutare una soluzione più politica che tecnica, come sottolinea Bigiotti. Quindi un aspetto organizzativo su cui non credo ci siano problemi a trovare altre valutazioni. Non mi scandalizza anche il contributo dell'opposizione. Anzi, lo continuerò a cercare.

Ringrazio il consigliere Bigiotti per lo spirito d'ottimismo e la disponibilità nel trovare una soluzione. Dico solo che normalmente queste valutazioni di carattere politico si fanno negli organi politici e non amministrativi. Ma se si è ritenuto di farlo in consiglio, questo non mi scandalizza. Gli organi politici daranno risposte corrette.

Su un solo punto non accetto assolutamente provocazioni. Qui deroghe agli interessi del territorio non le ha fatte nessuno. Finché ci sarò io, non so per quanto, non permetterò a nessuno che se ne facciano".

Per Grattarola (Pd) la crisi non comincia da oggi e la minoranza ha collaborato con l'amministrazione Meroi e lo farà anche un futuro nell'interesse del territorio, ma non sarà la stampella della maggioranza.

"Se si deve trovare un'aggiustamento all'amministrazione provinciale - spiega Mantuano (capogruppo Pdl) - va bene. Ma non si possono risolvere qui i problemi di fuori. Questa maggioranza, almeno i presenti, è sulle posizioni del presidente Meroi". Quindi un richiamo all'Udc. "Il partito di centro ha assessorati importanti - chiude - e non alle giostre, quindi è un outing".

Prima che la minoranza come annunciato lasci l'aula facendo mancare il numero legale, Mantuano chiede che la seduta sia sospesa.


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