Fabrizio Marchini, ex sindaco di Graffignano

Enrico Mezzetti, legale di Marchini

In un periodo decisamente nero, dopo l'arresto per corruzione e turbativa d'asta e la condanna della Corte dei Conti per le assunzioni illecite, arriva anche qualche buona notizia per l'ex sindaco di Graffignano.

La terza sezione giurisdizionale centrale d'appello della Corte dei Conti ha assolto Marchini dall'accusa di aver causato un danno erariale al Comune di Graffignano, cui avrebbe dovuto risarcire 31mila 666 euro.

"La somma - spiega l'avvocato di Marchini, Enrico Mezzetti - era stata impegnata dall'ex primo cittadino nel 2006 per rimborsare le spese legali del precedente sindaco, di un agente della polizia locale e di un geometra".

Tutti e tre, imputati in due diversi procedimenti penali, erano stati assolti e avevano fatto domanda di rimborso al Comune, che l'aveva accolta, secondo la Corte dei Conti, in pieno conflitto di interessi.

"Al predecessore di Marchini e all'agente di polizia locale - afferma Mezzetti - veniva contestato di aver favorito certe famiglie nell'attribuzione delle case popolari. Uno degli alloggi era stato assegnato a un anziano, malato di tumore, che aveva lasciato la casa per qualche tempo per trasferirsi dalla figlia.

La colpa di Marchini, secondo la prima pronuncia della Corte dei Conti, datata 2009, era quella di non aver fatto nulla per revocargli l'alloggio. Ma cosa avrebbe potuto fare Marchini? Cacciare di casa un malato?

Gli si contestava, inoltre, il conflitto di interessi - continua Mezzetti -. Ma che non c'era alcun favoritismo nell'assegnazione degli alloggi, lo aveva confermato anche la Corte d'Appello di Roma, assolvendo tanto il predecessore di Marchini, quanto il vigile urbano".

Alla fine l'assoluzione è arrivata anche per Marchini, che aveva impugnato la precedente pronuncia della Corte dei Conti.

La nuova sentenza è stata pubblicata l'11 maggio scorso. La sezione centrale d'appello ha giudicato il rimborso eseguito dall'ex sindaco perfettamente legittimo, dispensando Marchini dal pagamento degli oltre 31mila euro e disponendo che sia risarcito delle spese legali.