Angelo Cappelli

“E’ importante raccontare l’emozione e l’intensità di quell’avvenimento. Noi capranichesi, i giovani, gli anziani e tutte le persone che vennero quel giorno, accompagnammo la sua venuta al centro sportivo con canti  e preghiere – afferma Angelo Cappelli, assessore di  Capranica -. Non fu celebrata una vera e propria messa, ma un’orazione. Un momento di intenso raccoglimento.

Madre Teresa si rivolgeva a noi con la sua lingua, ma con l’ausilio della traduzione di una sua figlia spirituale, la fondatrice delle missionarie della Carità si è rivolta all’intimo dei giovani, esortandoli ad amare la vita, sin dal suo concepimento.

Tutti, quel giorno abbiamo sfidato la pioggia che scendeva a tratti e da molti definita “benedetta”, pur di ascoltare quelle parole semplici, ma autenticamente colme di umanità pronunciate da Madre Teresa che stese un telo di benedizione su tutta la città ed è per questo che Capranica le ha intitolato una via, quella prospiciente il centro sportivo”. Un legame quello con la religione profondamente forte per Capranica. “Nella cittadina regna un certo tipo di fede.

Sono tanti i missionari originari di Capranica ed è per tale ragione che è stata intitolata una via in loro onore – spiega Cappelli -. Il legame profondo tra la religione e questo paese si manifesta più volte. Le processioni sono particolari, tre le confraternite presenti e circa 400 i confratelli.

Il 16 ottobre prossimo, Capranica ospiterà il raduno di tutte le confraternite del Lazio. Si ritroveranno, in 5 mila, nel centro sportivo “Giggi Iezzi” proprio laddove 25 anni fa venne la beata Madre Teresa di Calcutta e una processione si snoderà per tutta la Cassia”.

Il centro sportivo “Giggi Iezzi” di proprietà dell’Idi (Istituto dermatopatico dell’Immacolata), ma in uso al Comune, diventerà appunto per questa ricorrenza, luogo in cui si svolgeranno tutte le maggiori manifestazioni estive. Un calendario ricco e che terminerà con l’appuntamento del 16 ottobre.