Senza Filtro - Si è svolto mercoledì 21 dicembre, presso la direzione regionale tutela della salute e sistema sanitario regionale, latteso incontro sul Regolamento CE 21/2004, che istituisce un sistema di identificazione individuale e di registrazione degli animali delle specie ovina e caprina, ovvero lanagrafe ovicaprina.
Allincontro hanno preso parte oltre ai rappresentanti degli assessorati Sanità ed Agricoltura della Regione Lazio, le organizzazioni professionali CIA, Confagricoltura e Coldiretti, lassociazione Regionale Allevatori e le associazioni di Viterbo e Rieti.
La Regione Lazio ha sottolineato limportanza di una capillare informazione agli allevatori in ordine allobbligo, operativo dal 1 gennaio 2006, di identificazione con marchio auricolare per gli animali nati dopo il 9 luglio 2005 e destinati alla macellazione o allallevamento da rimonta.
La CIA Lazio, rappresentata da Coretti Petronio e Maurizio Roma, ha evidenziato tre questioni: la prima di ordine generale relativa alle difficoltà per gli allevatori ovicaprini derivanti da nuovi adempimenti burocratici complicati e di difficile gestione, da nuovi costi materiali ed organizzativi, da nuovi e pesanti controlli formali e procedurali.
Tutto ciò in una difficilissima congiuntura economica per il settore, penalizzato dalla caduta dei prezzi della carne e del latte ovino, nonché del reddito degli allevatori.
La seconda, di ordine procedurale, relativa alla richiesta della definizione di un protocollo che disciplini e coordini lattività di controllo dei Servizi Veterinari sul territorio.
Gli allevatori non sono disposti ad accettare che si ripetano i soprusi subiti con le campagne vaccinali della Blue Tongue. Si devono pertanto chiarire diritti e doveri sia degli allevatori che degli addetti alla vigilanza ed ai controlli. La richiesta è di inserire il protocollo nel provvedimento regionale di attuazione della circolare e delle linee guida emanate dal Ministero della Salute sullanagrafe ovicaprina.
Terza questione, di merito, relativa alla consapevolezza che per pecore e capre con facilità possono andare smarriti sia i marchi auricolari identificativi, che gli animali stessi. In tal caso deve essere introdotto un meccanismo che eviti allallevatore di verificare capo per capo quale sia il marchio identificativo smarrito per sostituirlo con un altro marchio identificativo identico. Tale problema è correlato alla profilassi veterinaria ed ai premi della PAC e quindi di grande importanza.
La CIA ha inoltre proposto che la Regione Lazio concedesse agli allevatori la facoltà di utilizzare il tatuaggio quale secondo marchio di identificazione.
Tutti i partecipanti allincontro hanno condiviso lindicazione di anticipare i tempi per luso della identificazione elettronica degli animali, quale secondo marchio, obbligatoria dal 1 gennaio 2008.
Lincontro si è chiuso con la costituzione di un gruppo di lavoro più ristretto che definirà una bozza di provvedimento della Regione Lazio.
Il prossimo incontro è stato fissato per il giorno 28 dicembre 2005.