Viterbo 17 febbraio 2005 - ore 21,30 - Senza Filtro - Leggo su il Messaggero, peraltro virgolettato, di un mio veto alla candidatura di Alessandro Mazzoli alla Presidenza della Provincia di Viterbo; mentre su il Corriere di Viterbo si parla di una proposta di Rifondazione Comunista relativa a Bengasi Battisti.
Conoscendo Rifondazione ed il gruppo dirigente viterbese, mi sento di escludere che possa avere fatto alcuna proposta fuori dalle sedi di confronto della coalizione e senza una decisione degli organi di direzione del Partito. In quanto al mio veto, di cui parla il Messaggero, si tratta di una pura e semplice invenzione dellarticolista della quale chiedo venga dato atto a norma della legge sulla stampa.
E questo per almeno tre buone ragioni: la prima che il mio modo di fare politica, e quello del mio partito, non prevede questa modalità di porre veti sulle persone; la seconda che non avrei alcun titolo per farlo; la terza, e decisiva, che non ho mai parlato con larticolista e, quindi, neanche il possibile fraintendimento potrebbe trovare giustificazione.
Ho partecipato e partecipo, per la fiducia reciproca con il gruppo dirigente viterbese del mio partito, a ricercare la via di uscita da una situazione politicamente complessa quale quella creatasi a seguito dellannullamento delle primarie per la scelta del candidato. Peraltro, quella modalità di consultazione democratica alludeva al più attivo coinvolgimento, nella definizione del programma, di un vasto arco di forze sociali che, in questi anni, sono state protagoniste di battaglie importanti in difesa della salute, dellambiente, dei beni comuni come lacqua ed impegnate sul fronte pacifista e contro ogni guerra.
Questo conferma il nostro primario interesse ai contenuti di un programma per battere la destra anche a Viterbo, oltre che alla Regione Lazio. Anche in questa ottica ci siamo impegnati a ricucire lo strappo rappresentato dallannullamento delle primarie e ripreso il confronto al tavolo delle forze politiche con lobiettivo di associare tutte queste forze che rappresentano un autonomo e forte contributo alla vittoria qualificata della coalizione democratica.
La scelta del candidato a rappresentare la coalizione è esclusivamente compito dei gruppi dirigenti e delle realtà sociali viterbesi; ed è importante che tutte le forze della coalizione regionale siano impegnate a favorire la più ampia unità anche su questo punto.
Per questi motivi, anche a nome di Giancarlo Torricelli, segretario della Federazione di Viterbo, chiedo al Messaggero la formale smentita relativa alle dichiarazioni attribuitemi e mi permetto di chiederVi di fare riferimento, circa le posizioni di Rifondazione, alle decisioni e alle comunicazioni del suo gruppo dirigente.
Se non fosse chiaro, dopo questa fase politica viterbese, non siamo di quelli che partecipano al gioco del chi buttiamo giù dalla torre.
Cordiali saluti
Salvatore Bonadonna
Capogruppo PRC Regione Lazio