Viterbo 18 febbraio 2005 - ore 22,17 - Senza Filtro - Il rapporto tra la Ferrovia e la città di Viterbo è stato sempre travagliato. Al tempo della nevicata del 1983 in cui la città rimase paralizzata per dieci giorni in una riunione tra i sindacati e l'allora Sindaco Ascenzi si chiese perchè invece di chiudere l'ospedale per mancanza di bombole di gas non si era utilizzato il treno per portare le bombole il Sindaco rispose ma perchè il treno ha funzionato? E' questo il rapporto che c'è sempre stato tra i nostri politici e la ferrovia! Ci si ricorda solo in occasione di tornate elettorali ed è quello che sta accadendo oggi.
La scelta della priorità della ferrovia Roma Viterbo via Bracciano è un discorso che viene da lontano , chi ha i capelli bianchi come me ricorda la grande manifestazione dei Sindacati nel lontano 1978 per aprire la vertenza dei trasporti dell'Alto Lazio con lo slogan 100 minuti per Roma.
La scelta del collegamento via Bracciano non era determinato dal caso ma da valutazioni oggi ancor di più valide: La percorrenza Viterbo-Orte è troppo alta ed anche togliendo le fermate a GrotteSS e Sipicciano (qualcuno ci dovrebbe spiegare a che servono i treni) rimarebbe comunque di oltre 45 minuti; la possibilità di immettere i treni di Viterbo sull DD in ore di punta è remota e comunque limitata; la percorrenza totale da Viterbo a Roma via Orte non potrà comunque scendere sotto i 90 minuti, considerando poi che tale treno avrà vita breve perchè comunque da Viterbo partirebbe quasi vuoto , i viterbesi andrebbero comunque a prenderlo ad Orte.
Ciò per una motivazione semplice , a parte il tempo, esistono per Orte numerose possibilità di treni al contrario di Viterbo.
E' chiaro perciò che il collegamento con Roma va fatto sulla linea via Bracciano: tale linea serve bacini di traffico importantissimi - Vetralla-Capranica-Oriolo- Bracciano_ Anguillara-la possibilità di collegamento fino Roma SP o Ostiense è più basso del collegamento via Orte, basta guardare il treno 7581 delle ore 6.23 da Viterbo e il 7580 da Roma a Viterbo delle 17.42.
Il problema è che non può bastare un treno al giorno per soddisfare le esigenze dei viaggiatori , è necessario metterne 4 coppie a/r almeno per offrire un servizio decente e siccome l'orario è cadenzato se il treno di Viterbo può transitare alle ore 7.11 da Cesano e 18.11 per il ritorno significa che in quel momento può transitare a tutte le ore.
L'altro problema è il rispetto degli orari, i 78 minuti debbono rimanere tali e per fare ciò è neccessario materiale nuovo e idoneo, per esempio i nuovi treni che sono appena usciti minuetto e vivalto.
Tutto ciò va comunque collegato ad una scelta di rilancio della ferrovia ad esempio è ora che i nostri politici pretendano il raddoppio fino Viterbo in occasione del tratto Cesano -Bracciano. Certo negli ultimi anni la Tuscia in fatto di trasporti non è stata penalizzata, si è fatto finta che non esistesse, leggi Cassia- Trasversale-Aurelia-Ferrovie, vanno modificate le scelte della Regione o la cosa più semplice cambiare gli uomini che fanno tali scelte.
Ci sarebbe poi necessità di parlare della ferrovia a Viterbo ma lo faremo in una seconda puntata, basti pensare però che la tratta P. Romana P. Fiorentina è chiusa da Agosto 2003 senza aver fatto alcun lavoro , che il Sindaco non risponde alle nostre interrogazioni e non discute in Consiglio Comunale nè sulla ferrovia nè sulla biglietteria, anzi nel piano triennale delle opere pubbliche allegato al bilancio non si fa menzione dei lavori di interramento della ferrovia.
Ho voluto svcrivere queste due righe per dare un contributo al dibattito e perchè non si rischi di fare solo fumo e niente arrosto e le soluzioni che si prospettano vanno verso tale direzione.
Il Sindaco è contento dell'incontro alla Regione, ma de che?
Consigliere Comunale Viterbo
Innocenzi Mauro