Viterbo 25 marzo 2005 - ore 17,50 - Senza Filtro - Da imprenditore, ritengo importante entrare nel merito delle osservazioni effettuate dalla Federlazio. Una realtà importante che da sempre è vicina alle piccole e medie imprese. Ritengo infatti quello dato dalla Federlazio un contributo davvero importante da parte di chi sa cosa voglia dire fare impresa, creare occupazione, sviluppo e sostenere i tantissimi imprenditori che qualificano con il loro operato le nostre realtà.
Gli aspetti sottolineati nella piattaforma programmatica sono punti cruciali dei quali si è parlato e sui quali si è argomentato spesso. Purtroppo, devo dire finora con scarsi risultati. Il turismo, i collegamenti viari, lo sviluppo economico, le infrastrutture e la disoccupazione della nostra provincia sono state oggetto di infinite tavole rotonde al termine delle quali non si è concluso niente.
Se ne è parlato tanto, forse troppo ma non si è fatto nulla di concreto e così oggi, ci ritroviamo al punto di partenza; con un'aggravante però: la gente ha preso atto del fatto che tante promesse sono rimaste tali e che per anni siamo stati presi in giro.
E' difficile da accettare come viterbese e a maggior ragione come imprenditore. In qualche modo infatti, ritengo che sia più complicato per chi ha un'impresa, accettare che cose importanti per tutti noi non possono essere realizzate per colpa dei tempi della politica, delle lungaggini burocratiche e non ultimo, forse perchè a qualcuno, anche nella nostra provincia, fa comodo che la Tuscia non decolli. Per quanto mi riguarda, sento di voler ringraziare la Federlazio per il lavoro svolto, prezioso per chi vuole amministrare bene il territorio.
Posso dire ai viterbesi che una volta ricevuta la fiducia e i voti di tanti di loro, in qualità di Presidente, la mia priorità, prima di ogni altro programma, sarà non prenderli in giro, non alimentare false speranze. Dirò loro concretamente quello che effettivamente si potrà realizzare e quello che no. Affronterò quotidianamente le tante priorità ma partendo da quelle che saranno alla portata, facendo i conti con le competenze previste per il mio eventuale ruolo di Presidente.
Non prometto miracoli ma sicuramentre l'impegno mio e della mia squadra. Posso dire con serenità che abbiamo un valore aggiunto: non siamo politici di professione e gli uomini della lista per la Tuscia, a cominciare dal sottoscritto, vengono tutti dal mondo del lavoro.
Sappiamo quindi cosa significhi lavorare e in qualità di Direttore Generale dell'Ater da quasi 40 anni ho accumulato un bagaglio umano ed un'esperienza di gestione delle risorse umane. Per cambiare davvero, servono uomini che sappiano amministrare e saper amministrare significa: impiegare le risorse economiche e umane al meglio, senza sprechi, ottimizzando gli sforzi, tentando di raggiungere gli obiettivi con i costi minimi.
Ugo Gigli
Candidato alla presidenza della provincia