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Viterbo - Tra università e Provincia
Formazione professionale, firmato il protocollo dintesa
Viterbo 23 novembre 2005 - ore 14,45
Senza Filtro -Un finanziamento regionale di 882.000 euro, un investimento sulle risorse interne per un servizio mirato e di qualità, crediti formativi che potranno essere utilizzati per il conseguimento della laurea triennale. Sono le basi del protocollo dintesa stipulato da Provincia e Università della Tuscia e firmato stamattina dal presidente Alessandro Mazzoli, il Magnifico Rettore Marco Mancini e lassessore alla Formazione professionale Giuseppe Picchiarelli. Si tratta di un corso di aggiornamento della durata di due annualità rivolto a 12 operatori, già occupati, che svolgono la propria attività nellambito della formazione professionale a Palazzo Gentili.
Abbiamo sempre detto spiega il presidente Mazzoli che per lo sviluppo e la collaborazione il ruolo dellAteneo viterbese era fondamentale. Cè un interesse reciproco, e anche lentità del finanziamento regionale fornisce la misura dellimportanza e del rilievo delliniziativa. Ma dietro questa operazione cè un progetto di più ampio respiro. E un fatto nuovo e stiamo lavorando per un successivo protocollo dintesa che ha lambizione di essere una convenzione quadro, allinterno della quale saranno incardinate tutte le collaborazioni tra Provincia e Università della Tuscia. Il testo è in via di definizione.
Il Rettore ha posto laccento su questa ennesima attestazione di sensibilità e interesse. Il presidente dice Mancini è stato di parola: voleva un rapporto duraturo e ad ampio spettro. Questo tipo di formazione, diverso da quello tradizionale rivolto agli studenti, è un elemento a volte ignorato dalle università. Ma ci dà la possibilità di un percorso importante, anche per i rapporti con il territorio. Il coinvolgimento nostro, della Provincia e della Regione significa che stiamo facendo sistema: ormai da soli non si va più da nessuna parte, insieme invece si può essere forti. Poi è entrato nello specifico della prossima convenzione quadro. Non sarà vuota, ma rappresentative invece di un atto forte di politica condivisa, con una cabina di regia comune. E un fatto decisamente innovativo, che guarda anche allottimizzazione delle risorse, così non più disperse.
Allassessore Picchiarelli il compito di illustrare nello specifico il protocollo dintesa. La Regione Lazio ha indicato le direttrici, noi scelto il metodo. I corsi sono rivolti a 12 persone già occupate, con questo intendiamo investire sul personale per andare a migliorare un servizio. E un arricchimento culturale, che come obiettivo finale guarda allopera svolta e alla professionalità degli operatori. I giovani dai 14 ai 18 anni, cui si rivolgono i formatori, non sono clienti ma fruitori. Per questo lazione deve essere di qualità, con le risorse pubbliche che vengono utilizzate non in maniera sterile. Lentusiasmo di chi ha chiesto di poter frequentare i corsi testimonia che la strada è quella giusta.
Per i 12 posti disponibili sono state infatti 28 le domande. Queste le figure che si andranno a formare: 2 per orientamento, accoglienza e accompagnamento; 5 per tutoring dei percorsi di stage; 4 di sistema, ovvero progettisti, valutatori, management, coordinamento di sistemi informativi; 1 infine per la rendicontazione e i controlli di gestione amministrativa. Non solo docenti quindi continua Picchiarelli ma creazione di figure specializzate che ora non esistono e che possano interagire. E per fare questo non si può prescindere dalla capacita e dalla caparbietà del Magnifico Rettore.
Proprio Mancini ha sottolineato come liniziativa potrà risultare utile per un secondo fine. Al termine del corso verranno attribuiti dei crediti formativi che, se ritenuto opportuno, potranno essere utilizzati per lingresso nel percorso universitario e il conseguimento della laurea breve.
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