Senza Filtro -Non accennano a diminuire i pericoli derivanti dalle auto che ad altissima velocità transitano su via Monti Cimini e via M. Cervino. Il fenomeno è stato oggetto di lavoro tra i consiglieri del gruppo di maggioranza della V circoscrizione che hanno approvato la proposta del consigliere di AN Maurizio Pinna, di segnalare la necessità dinstallare dossi di rallentamento lungo via M.Cimini, dalluscita di via I.Nievo al Palazzetto dello Sport, su Via Caduti IX Stormo, nei pressi dellingresso della chiesa, e lungo via M. Cervino.
"I numerosi incidenti che hanno visto coinvolti pedoni, auto e scooter, non consentono più riferisce il consigliere Pinna di considerare il rallentamento forzato di un dosso, un disturbo per i passeggeri delle auto e tanto meno dovrebbero esprimersi in tal senso coloro che non abitano in queste strade ed egoisticamente si preoccupano più dei loro ammortizzatori che dei nostri abitanti. E necessario fermare questo cattivo costume, dettato dellimprudenza e dallincoscienza, con mezzi meccanici, prima che si debba piangere qualche congiunto se non il proprio figlio. Costano troppo tutti questi dossi? Sempre meno della vita di una persona!.
La zona interessata è prettamente residenziale con strade di discreta lunghezza, rettilinee ed in pendenza e questo favorisce la velocità in entrambi i sensi di marcia. La presenza di importanti impianti sportivi e della chiesa del Murialdo, particolarmente animata da ragazzi e persone dogni età, con prevalenza anziani, rendono ancora più reale il rischio di qualche tragico incidente".
"Specialmente dopo lapertura del semianello in via Genova, via Monti Cimini e via M. Cervino, con via Belluno (già dotata di dossi di rallentamento), sono erroneamente e pericolosamente considerate una unica bretella a scorrimento veloce tra la Cassia Cimina e via Genova e questo non è tollerabile . Non ritengo possibile - continua Pinna - illudersi di poter evitare i dossi di rallentamento intensificando il controllo da parte dei vigili urbani come qualcuno sostiene. Non sarebbe materialmente possibile far osservare il rispetto dei limiti di velocità nellarco delle 24 ore e su tutto il tragitto interessato perché tutti sappiamo che quando il gatto non cè, il topo balla.
Chiunque potrebbe affermare che anche di notte, la velocità tenuta dai criminali del volante è elevatissima. Fino ad oggi le persone coinvolte in incidenti possono ancora raccontare la loro brutta esperienza. Auto posteggiate alluscita della curva di via I.Nievo incidentate; una donna investita mentre si recava a gettare i rifiuti domestici; uno scooterista giovanissimo è rimasto agonizzante in terra dopo aver battuto la testa contro un palo della luce in piena notte e altre auto lanciate ad alta velocità, sbandando in curva, sono andate a collidere contro un muro in cemento del civico 28 di via M.Cimini. Questi non sono solo che alcuni esempi".
Lesperienza di un anziano generale in pensione, però, investito in via M.Cervino, raccontata dal malcapitato al consigliere Pinna, con la simpatica tragicomicità di un ex combattente sopravvissuto al peggio recita: Ho trascorso una vita nellEsercito partecipando al 2° conflitto mondiale. Ho combattuto 12 anni in Africa e India, sono stato anche prigioniero ma sono sempre riuscito a portare a casa la pelle scampando ad abissini, inglesi e indù, fino a quando sono venuto ad abitare in via M. Cervino, dove hanno cercato di farmi fuori investendomi con unauto ma anche questa volta ce lho fatta, peggio che in Crimea ma ce lho fatta.