Senza Filtro -Il Movimento sociale- fiamma tricolore Orte ha presentato una istanza allamministrazione comunale in cui chiede che, nella toponomastica cittadina in Orte o Orte scalo, si prenda in considerazione lipotesi di intitolare una via o una piazza ai Martiri delle foibe . Il Movimento sociale fiamma tricolore è da sempre vicino a chi sul finire del secondo conflitto mondiale ( negli anni che vanno dal 1943 al 1946) ha dovuto abbandonare la propria terra, o fu ucciso con lunica colpa di appartenere alla nazione italiana.
Secondo uno studio di questa vergogna nazionale dimenticata, le foibe hanno provocato diverse migliaia di italiani morti ammazzati.
Probabilmente a molti questa parola non dice nulla, così come Bassovizza e Opicina sono luoghi sconosciuti ai più, ma quella parola quei luoghi rappresentano una delle pagine più tristi e drammatiche della storia Italiana.
Le foibe non sono solo voragini rocciose,ma rappresentano anche delle inguaribili ferite nella memoria e nella coscienza di molti italiani.
In quei luoghi dall'8 settembre del 1943 e fino a tutto il 1946, in Istria prima e poi nel territorio di Trieste e in gran parte della Venezia Giulia, i partigiani delle formazioni titine, ai quali erano in qualche caso aggregate formazioni partigiane italiane, usavano le foibe per eliminare, gettandoveli dentro, i "fascisti italiani, militari o civili che fossero.
Ben di rado l'eliminazione fisica e il conseguente " infoibamento" avveniva mediante una semplice fucilazione. Nelle foibe furono precipitati civili d'ogni credo e colore politico, colpevoli esclusivamente d'essere italiani. Ma per questi crimini nessuna ha mai pagato!
Nei libri di storia a scuola non si trova mai questargomento, poiché rappresenta un aspetto scandaloso e sconcertante della "intoccabile resistenza". La ragione risiede, ovviamente, nei sessantanni anni del dopoguerra che sembra per alcuni argomenti non essere ancora concluso. Periodo in cui la cultura è stata solo quella dell'antifascismo.
In Italia per sessanta anni si è volutamente e vergognosamente taciuto su questi fatti. In mezzo secolo pochi coraggiosi hanno osato andare controcorrente cercando documenti, testimonianze e prove di quello sterminio dimenticato. I sopravvissuti ed i parenti delle vittime aspettano ancora giustizia.
Ma quante furono le vittime delle foibe? nessuno lo saprà mai! Sulla base di vari elementi ( escludendo Basovizza ) si calcola che gli infoibati furono alcune migliaia.
Alle vittime vanno aggiunti i deportati, anche questi a migliaia nei lagher jugoslavi, dai quali una gran parte non conobbero ritorno.
Complessivamente le vittime di quegli anni tragici, soppresse in vario modo da mano slavo-comunista, vengono indicati in 10 mila anche più. A tutto ciò occorre aggiungere Basovizza; ma cos'è la foiba di Basovizza?
Qui i deportati venivano prima catturati poi fatti salire in autocarri della morte. Con le mani straziate dal filo spinato venivano sospinti a gruppi verso l'orlo dell'abisso. Una scarica di mitra ai primi faceva precipitare tutti nel baratro.
Sul fondo chi non trovava morte istantanea dopo un volo di 200 metri, continuava ad agonizzare tra gli spasmi delle ferite e le lacerazione riportate nella caduta tra gli spuntoni di roccia.
La maggior parte delle vittime venivano prima spogliate e seviziate. Per quanto riguarda specificamente le persone fatte precipitare nella foiba di Basovizza, è stato fatto un calcolo inusuale e impressionante.
Tenendo presente la profondità del pozzo prima e dopo la strage, fu rilevata la differenza di una trentina di metri. Lo spazio volumetrico - indicato sulla stele al sacrario di Basovizza in 300 metri cubi - conterebbe le salme degli infoibati: oltre duemila vittime! Una cifra agghiacciante.
Giovanni Demarco
Referente del Movimento Sociale- Fiamma Tricolore Orte