Senza Filtro - Lultima fatica, in ordine di tempo, di Corrado Buzzi Lo Statuto di Viterbo del 1469 verrà presentato a Viterbo il giorno 1 dicembre 2005, alle ore 17, presso la Sala Regia del Palazzo dei Priori dai proff. Alfio Cortonesi dellUniversità della Tuscia, Victor Crescenzi dellUniversità di Urbino, Massimo Miglio, Presidente dellIstituto Storico Italiano per il Medioevo.
Sarà presente il curatore scientifico dellopera.
Buzzi non è nuovo a simili imprese: di lui ricordiamo il Catasto di Santo Stefano di Viterbo, pubblicato nel 1988 presso la Società alla Biblioteca Vallicelliana, la trascrizione della Margarita iurium Cleri Viterbiensis, pubblicata dalla Società Romana di Storia Patria nel 1993, il Liber Quatuor Clavium del Comune di Viterbo, pubblicato nel 1999 dallIstituto Storico Italiano per il Medio Evo
I primi Statuti del Comune di Viterbo risalgono agli anni 1237-38 e 1251-52. Dello Statuto del 1237 furono rinvenuti alcuni frammenti da Mercurio Antonelli nellarchivio notarile di Montefiascone, adoperati per rilegare i volumi dei protocolli del notaio falisco Luciano Malatesta, tra il 1502 e il 1525. Pubblicati da Pietro Egidi nel 1930 nel volume Statuti della Provincia Romana curato da Vincenzo Federici, sono oggi andati perduti.
Lo Statuto del 1251 fu pubblicato nel 1872 da Ignazio Ciampi, che si avvalse di una trascrizione del canonico Luca Ceccotti.
Lo Statuto del 1469, rimasto inedito fino ai nostri giorni, è stato curato per ledizione critica da Corrado Buzzi e pubblicato in collaborazione tra lIstituto Storico Italiano per il Medio Evo di Roma e il Consorzio Gestione Biblioteche Comunale degli Ardenti e Provinciale Anselmo Anselmi di Viterbo e con il contributo della Fondazione Carivit.
Gli originali degli Statuti del 1251 e del 1469, entrambi manoscritti, sono conservati presso la Biblioteca Comunale degli Ardenti di Viterbo.