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Alluvione Tarquinia - La Provincia ha deliberato la richiesta dello stato di calamità - Mazzoli e Mazzola: Serve un coordinamento sul posto
Danni per oltre 15 milioni di euro
Viterbo 27 novembre 2005 - ore 17,11
Senza Filtro -Tuscia ancora sotto la pioggia, da ben oltre 24 ore: è lennesimo allarme. Ieri mattinalassessore provinciale alla protezione civile, polizia provinciale e Servizi sociali Mauro Mazzola si è recato di nuovo nelle zone alluvionate insieme al consigliere regionale Giuseppe Parroncini e il quadro che si è trovato di fronte detta proprietà assolute. Già pochi giorni fa il fiume Marta aveva sommerso 7.000 abitazioni e centinaia di ettari di terreno nella fascia litoranea: oggi è straripato ancora e la situazione in queste ore sta peggiorando, tanto che si è dovuto procedere con la chiusura del ponte che collega Tarquinia al lido. Stavolta però il maltempo ha investito tutta la Tuscia.
Occorre rimuovere il fango e ripristinare immediatamente le opere idrauliche: i ponticelli sono chiusi e lacqua non defluisce, a questo punto sono indispensabili finanziamenti certi. Serve urgentemente inoltre un coordinamento in loco dice Mazzola con una figura che abbia poteri decisionali. I problemi sono riscontrabili in vari Comuni, in primo luogo a Marina Velca ma anche a Bomarzo, Orte e in altre zone. La gente non va lasciata sola: dobbiamo stargli vicino il più possibile, facendogli capire che non li stiamo abbandonando ma che, al contrario, ci stiamo mobilitando a 360 gradi perché la situazione è grave, facendo del nostro meglio in tempi il più breve possibile.
La Provincia, come nelle precedenti occasioni, ha già messo in campo tutte le forze disponibili. Protezione civile, polizia provinciale, cantonieri: in queste ore ogni persona, ogni mezzo e ogni risorsa è impiegata in tutta la Tuscia.
Domani le istituzioni a tutti i livelli si incontreranno alla Regione Lazio per fare il punto della situazione. Ognuno spiega il presidente della Provincia Alessandro Mazzoli deve fare fino in fondo la sua parte, nei rispettivi ruoli, operando secondo le proprie competenze. La giunta nei giorni scorsi ha deliberato la richiesta alla Regione Lazio dello stato di calamità per tutta la Tuscia e relativi finanziamenti, che in totale ammontano a poco più di 14,5 milioni di euro. Questo sulla base delle richieste di quantificazione dei danni avanzata da Palazzo Gentili a tutti i Comuni. Il risultato sta scritto nero su bianco nella relazione redatta dallingegner Giancarlo Stoppacciaro, della quale è stata presa in visione anche nella commissione Lavori pubblici presieduta dal consigliere Giuseppe Brachetti.
Questi i dati aggiornati allalluvione dello scorso 15 novembre. Oltre 4,7 milioni di euro di danni sulle strade provinciali, circa 346.000 euro sul fronte dei servizi idrici integrati, quasi 9,5 milioni di euro le somme necessarie segnalate dai 35 comuni flagellati dal maltempo. Solo pochi giorni fa abbiamo chiesto alla Regione che alla Provincia e ai suoi comuni vengano assegnati i finanziamenti necessari per i lavori, di essere informati degli atti tecnici e amministrativi adottati sul territorio e che ogni intervento che si pone in atto sia risolutivo del problema dellassetto del territorio stesso.
Purtroppo conclude il presidente Mazzoli a distanza di pochissimo tempo queste stime rischiano di essere già vecchie e necessiteranno di un aggiornamento. Domani alle 15 alla Regione Lazio, insieme a tutti gli enti preposti, alla riunione parteciperanno lassessore Mazzola insieme a quello ai Lavori pubblici Tolmino Piazzai.
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