Maltempo - Si è conclusa la riunione del comitato operativo della protezione civile Allarme Tevere, si dispiegano le contromisure Viterbo 27 novembre 2005 - ore 18
Senza Filtro -Si è conclusa la riunione del comitato operativo della protezione civile nazionale a cui ha partecipato anche l'ARDIS (l'agenzia regionale per la difesa del suolo) e le autorità competenti della Regione Lazio per pianificare gli interventi per gestire al meglio lo stato di preallarme dovuto alla piena del Tevere. Queste le misure in atto per fronteggiare lemergenza.
Nel comune di Fiumicino lArdis ha predisposto, fin da questa mattina, dei presidi territoriali idraulici di vigilanza supportati dai volontari della protezione civile regionale localizzati presso il Passo della Sentinella allaltezza del Faro con due fuoristrada della protezione civile regionale e uomini del volontariato.
Allidroscalo di Ostia, sulla sinistra del Tevere, in prossimità della foce, è presente un automezzo della protezione civile regionale con uomini del volontariato.
Per quanto riguarda la zona del Tevere che attraversa Roma sono a disposizione del funzionario di polizia idraulica dellArdis a Ponte Milvio 4 macchine della protezione civile con uomini del volontariato. La misura si è resa necessaria per controllare la situazione dei galleggianti nel tratto del fiume compreso tra ponte Castel SantAngelo e ponte Duca DAosta.
Nei pressi del ponte della Portuense su rio Galeria (affluente del Tevere), dopo la Magliana, è già sul luogo un automezzo con i volontari della protezione civile.
Un altro automezzo con gli uomini della protezione civile coordinati dal personale di polizia dellArdis è sotto il ponte dellOlimpica, sulla destra del Tevere, al controllo della golena dove cè un insediamento di un campo nomadi
Abbiamo avuto un evento di piena che si è manifestato in prima battuta sul Paglia ha detto lingegner Francesco Mele, commissario straordinario dellArdis - un affluente del Tevere che interessa tre regioni: Toscana, Umbria e Lazio. Un evento particolarmente intenso con una portata di piena di 900/1000 metri cubi al secondo.
Contemporaneamente si è verificata un'altra piena dalla porzione umbra del bacino del Tevere, allaltezza di Pontenuovo di Forgiano con una portata di 1.200 metri cubi al secondo. Si è manifestata lesigenza di evitare che le due piene si sovrapponessero e per sfalsarle abbiamo operato in accordo con il gestore della diga di Corsara La diga ha incassato lacqua proveniente dal bacino umbro del Tevere mentre veniva fatta defluire la portata dacqua proveniente dal Faglia. Questo continua lingegner Mele- ha provocato un innalzamento rapido del livello del bacino di Corbara che da 132 metri è passato a 137 metri circa, tenendo conto che la massima ritenuta dellinvaso è di 138 metri sul livello del mare. Grazie a questa misura lintensità della piena è stata decisamente inferiore se le due piene si fossero incanalate insieme.
I due eventi sfasati e accodati faranno sì che la piena che interesserà la zona di Roma durerà qualche giorno. A partire dal pomeriggio di oggi dovrebbe superare i dodici metri idrometrici a Ripetta con una portata di circa 1.200 metri cubi al secondo. Portata che si trasferirà alla foce nel giro di circa 10-12 ore e che impegnerà le zone critiche dellIdroscalo e di Passo della Sentinella. Porremo particolare attenzione sul fenomeno meteo marino. I venti dai quadranti occidentali conclude Francesco Mele - ostacolano il libero deflusso delle acque alla foce del Tevere e possono provocare innalzamenti locali particolarmente critici.