Lettere - Umberto Cinalli si rovolge all'amministrazione comunale di Viterbo
Parcheggi e traffico, occorre una partecipazione vera
Viterbo 29 novembre 2005 - ore 9,10
Senza Filtro - La riflessione del comandante Matteucci, secondo cui la comunicazione circa l'intenzione di rendere a pagamento l'area di via delle Fortezze era stata affissa all'Albo pretorio, quindi comunicato ai cittadini, conferma la necessità di aprire un ampio confronto sul senso della partecipazione e della trasparenza a Viterbo.
Chi, come il sottoscritto, ha la possibilità di osservare e analizzare quanto avviene nelle varie realtà italiane su questi temi, trova conforto nella constatazione che le istituzioni, spesso, trovano il modo di andare oltre quello che è regolato "per legge". La qualità dei rapporti tra i cittadini e gli amministratori non può essere regolata a norma di legge: è una questione di intelligenza e di volontà.
Volendo andare oltre, potrei affermare che nelle realtà più mature e avanzate (dal punto di vista della partecipazione) i cittadini concorrono con gli amministratori alla scrittura delle leggi e dei regolamenti. Non è una scelta priva di risvolti pratici: è una necessità per le comunità "evolute".
Le scelte urbanistiche e quelle connesse con il piano del traffico (e dei parcheggi) devono essere presentate e discusse in modo ampio con i cittadini. Senza giri di parole è questo un obbligo e una priorità. Risulta evidente che questo a Viterbo non avviene. Neanche attraverso l'albo pretorio.
Sulla vicenda dei parcheggi a pagamento fuori dalle mura, vorrei chiedere al comandante e all'assessore competente, ovvero al sindaco Gabbianelli, quale sia stata la riflessione nello specifico e la considerazione rispetto al piano generale dei parcheggi e della mobilità. Quale è lo stato di fatto e quali le immediate prospettive? quale la strategia e quali le previsioni? Dove verranno posizionate e quando le nuove centraline per il rilevamento dell'inquinamento atmosferico e acustico? Esiste un piano per la mobilità pedonale dentro e fuori le mura? Come intende l'amministrazione rendere partecipi di tutto questo i cittadini?
Come cittadino di Viterbo vorrei una amministrazione più vicina e cordiale, che sia abbastanza saggia da chiedermi di aiutarla a risolvere i problemi e che non offenda la mia intelligenza dicendomi di recarmi quotidianamente dinanzi l'albo pretorio a verificare che qualcuno non abbia deciso, nottetempo, di portarmi via l'auto o di costruire una palazzina nel giardino del quartiere.
Umberto Cinalli
educatore e divulgatore ambientale