Senza Filtro - Gentile onorevole Meroi,
Con questa mia desidero rispondere alla sua nota relativa allaccordo sottoscritto tra Provincia di Viterbo e Università della Tuscia per la formazione di 12 unità di personale allinterno di Palazzo Gentili e al relativo impegno di spesa da parete della Regione Lazio di 882.000 euro.
E utile ripercorrere alcune tappe di questa vicenda, in modo che risulti chiaro liter e le relative motivazioni.
Il 25 agosto 2004 la giunta provinciale approva con delibera n. 301 il piano di attivazione del sistema formativo pubblico, allinterno del quale vengono previste alcune figure di governo del sistema, naturalmente da formare.
Sulla base di ciò il 26 agosto 2004 la Provincia invia alla Regione una richiesta di finanziamento per la prima annualità di formazione delle figure di sistema pari a 432.000 euro. Il successivo 7 settembre 2004 la Regione, con determina del direttore regionale alla Formazione professionale n. 3424, assegna alla Provincia le risorse per la prima annualità.
Il 30 dicembre 2004 la giunta provinciale invia alla Regione una richiesta di integrazione di 450.000 euro per la seconda annualità del corso in questione approvando, contestualmente, lavvio delle procedure e i criteri di accesso per laggiornamento degli operatori del sistema formativo pubblico provinciale. Le risorse per questa seconda annualità vengono assegnate dalla regione con determina del direttore regionale alla formazione professionale n. 457 del 9 febbraio 2005.
A fronte di questo percorso i corsi non sono partiti nellimmediato ed io stesso ancora non ne comprendo il perché. Lei pone il problema di un finanziamento che appare spropositato rispetto allobiettivo di formare 12 unità di personale. Dubbio legittimo sul quale ho inteso fare un approfondimento il cui esito riporto di seguito.
Circa 400.000 euro lanno sono la somma delle retribuzioni dei 12 dipendenti della Provincia che frequenteranno lUniversità, a carico della Regione prima come durante il corso. Infatti non si tratta di un corso di poche ore ma di un corso universitario di aggiornamento a tempo pieno, che quindi prevede le ore di lezione e quelle di studio. Circa 20.000 euro lanno è la cifra prevista per la definizione di un piano di studio da parte dellUniversità e la messa a disposizione di un tutor universitario. Circa 10.000 euro lanno saranno attribuiti ad un responsabile amministrativo del progetto. I restanti 30.000 euro serviranno a pagare le tasse universitarie, i testi di studio e il materiale didattico dei 12 dipendenti studenti per entrambi gli anni.
Questo è il quadro delle spese e la ripartizione delle risorse regionali. Mi pare davvero, On. Meroi, che non vi siano elementi che facciano intravedere il rischio di sprechi eccessivi del denaro pubblico. Come lei può comprendere, al momento del nostro insediamento le somme erano già iscritte in bilancio e abbiamo dato continuità alliniziativa. Non credo davvero quindi che i tagli agli enti locali introdotti nella legge finanziaria 2006 possano essere legati ad investimenti come questo. Tagli che pure ci sono ma che di certo non sono stati causati da noi.
La ringrazio per lattenzione, La saluto cordialmente e Le auguro buon lavoro.
Alessandro Mazzoli
Presidente della Provincia di Viterbo