Senza Filtro - Un apparecchio grande quanto la cornetta di un telefono, ma dalla enorme utilità. E lAccu Screen, un macchinario che permette di eseguire, mediante la registrazione delle otoemissioni acustiche, uno screening uditivo sui neonati. Ogni nuovo bebè nato nel capoluogo, sono circa mille ogni anno, potrà essere sottoposto a questo esame in modo da poter individuare da subito eventuali problemi alludito.
Lacquisto dellapparecchiatura, di cui si è dotata lUnità operativa di Otorinolaringoiatria e chirurgia cervico facciale di Belcolle, è stato possibile grazie allintervento economico, attraverso lEnte Nazionale sordomuti sezione di Viterbo, da parte della Fondazione Carivit nella persona del presidente Aldo Perugi (5000 euro) e da parte della Cri (3500 euro).
La consegna dellAccu Screen avverrà il prossimo sei dicembre, alle ore 12, alla presenza dei rappresentanti dei tre enti sopra citati, dei primari dei reparti di Orl e Pediatria di Belcolle, Lorenzo Palma e Massimo Palombo e del direttore generale della Asl di Viterbo, Giuseppe Aloisio. E ormai risaputo dice Salvatore Canta, responsabile dellAlta specializzazione di Audiologia del nosocomio viterbese che le alterazioni delludito costituiscono un alto fattore di rischio per deficit di apprendimento e di linguaggio nei bambini.
Per questa ragione lo screening audiologico neonatale, attualmente effettuato in Italia solo in pochi centri ospedalieri della Romagna, Lombardia, Liguria e Toscana, sta assumendo unimportanza notevole.
Paragonabile continua Canta a quella di altri screening che, da molti anni, ci aiutano nellindividuare gravi malattie metaboliche e non. In Italia sono circa 70mila le persone sordomute, o meglio sorde non rieducate. E necessaria, pertanto, - conclude Canta - una diagnosi molto precoce, possibile entro il quinto mese di vita, per poter prendere subito tutti quei provvedimenti terapeutici (protesizzazione acustica, impianto cocleare) e riabilitativi (terapia logopedica) di volta in volta necessari. Restando in tema di screening e diagnosi precoce delle patologie, la Croce rossa viterbese si è resa protagonista di un altro gesto lodevole. La donazione, sempre al reparto di Otorinolaringoiatria di Belcolle, di un fibroscopio flessibile. Un macchinario, dal costo di quattro mila euro, utile per la diagnosi precoce del tumore alla gola. Un esempio concreto di come il volontariato possa contribuire a rendere più efficiente la sanità pubblica.