Regione Lazio- Audizione in commissione mobilità Orte - Civitavecchia, assente la Rete ferroviaria italiana Roma 30 novembre 2005 - ore 0,10
Senza Filtro - Reputo grave lassenza dei rappresentanti della Rete ferroviaria italiana(Rfi) allaudizione che si è svolta ieri mattina in commissione mobilità sulla linea ferroviaria Civitavecchia Capranica Orte. Spero si tratti di un disguido e non di cattiva volontà visto che, come è noto, la posizione della Rfi sul ripristino della tratta ferroviaria in questione è di decisa chiusura. Resta il fatto che le logiche di mercato della Società non possono prevalere sulla volontà del mondo politico e istituzionale e dei cittadini che, ancora una volta, oggi hanno ribadito limportanza strategica dellinfrastruttura. E quanto dichiara Enrico Luciani (Prc), presidente della commissione mobilità alla Pisana, in merito allaudizione odierna a cui hanno preso parte lassessore regionale ai Trasporti, Fabio Ciani, gli assessori provinciali di Roma e Viterbo, Michele Civita e Angelo Corsetti, il commissario dellAutorità portuale di Civitavecchia, Gianni Moscherini, i rappresentanti dei comuni interessati e quelli dei comitati che da anni promuovono il ripristino e il potenziamento della Civitavecchia-Capranica-Orte.
Lassenza della Rfi - aggiunge Luciani ha impedito di esaminare il nodo centrale della querelle. La Società, infatti, continua a sostenere che la tratta non è redditizia e, quindi, non prioritaria, ma non ufficializza la sua posizione e non risponde alla richiesta di acquisizione del sedime ferroviario su cui la Regione Lazio, in accordo con lAutorità Portuale di Civitavecchia, ha già dato piena disponibilità.
Detto questo continua Luciani nel corso dellaudizione di questa mattina è stata confermata da parte di tutti i soggetti intervenuti la centralità della linea in questione per lo sviluppo dellAlto Lazio, sia in riferimento al trasferimento di passeggeri verso le aree interne e le città darte della Tuscia, sia per il trasporto merci da e per il porto di Civitavecchia, a cominciare dalle acciaierie di Terni. Non solo. Al punto in cui siamo, ovvero di completo stallo, è stata ribadita la preoccupazione di perdere i 120 miliardi di vecchie lire già destinati alla realizzazione dellopera e non ancora utilizzati. E reale, infatti, il rischio - conclude Luciani - che questi fondi vengano stornati e destinati ad altri obiettivi, quando con soli e ulteriori 80 miliardi, la Civitavecchia-Capranica Orte potrebbe essere ripristinata e modernizzata.