Viterbo - Intervento del consigliere Contardo
Santa Maria della Peste, il sindaco
sollecita il demanio ad intervenire
Viterbo 5 novembre 2005 - ore 0,10
Senza Filtro- Nello scorso mese di luglio presentai un'interrogazione relativa alle condizioni del tempietto di Santa Maria della Peste, monumento risalente al 1494, oggi ancora chiesa consacrata in cui si tengono le funzioni per i connazionali caduti nelle varie guerre, che proprio per questa sua funzione di Sacrario dei Caduti rimane uno dei luoghi più frequentati in occasione delle varie ricorrenze civili e militari.
Infatti le condizioni attuali delle mura esterne presentano vistose alterazioni e la cupola esterna presenta delle notevoli infiltrazioni di erba ed arbusti selvatici; l'interno si presenta purtroppo in condizioni decisamente peggiori con gravi cedimenti degli intonaci e con notevoli infiltrazioni di umidità ed infine il pavimento in smalto in alcuni punti si è rialzato e i disegni stanno scomparendo.
L'ufficio patrimonio stante la mia interrogazione verificò che la proprietà del tempietto non risultava iscritta tra i beni di proprietà del nostro Comune.
Ora l'ufficio patrimonio, dopo gli opportuni accertamenti presso la Conservatoria, il Catasto, la Prefettura, il Demanio e l'Archivio di Stato ha appurato che l'attuale proprietario della Cappella di Santa Maria della Peste è il demanio pubblico.
In data odierna ho chiesto al sindaco Gabbianelli, anche in considerazione dell'attenzione che hanno dimostrato verso i monumenti di Viterbo e particolarmente verso questo tempietto gli alunni della classe seconda della scuola statale Pietro Vanni di Viterbo, che lo scorso 25 ottobre mi hanno inviato una bellissima lettera per sollecitare il mio interessamento atto alla conservazione e al restauro di questo monumento, un'intervento diretto e risolutivo verso l'agenzia del demanio, filiale del Lazio, per far si che si facciano carico, come dovuto ad ogni proprietario, dei lavori di restauro e conservazione del tempietto di Santa Maria della Peste, in maniera tale da restituire alla città, nelle migliori condizioni e in tempi brevi, uno dei suoi monumenti più significativi.
Enrico Maria Contardo
Consigliere Comunale