- Giornata conclusiva per Antiquaria 2005, L'Isola del Tesoro, in corso di svolgimento a Viterbo presso il centro fieristico di Tuscia Expò.
Giunta quest'anno alla sua venticinquesima edizione, la rassegna si avvia registrare un vero e proprio record di presenze rispetto alle passate edizioni, in netta controtendenza rispetto al mercato nazionale. Ultime ore quindi, a partire dalle 10,30 fino alle 19,30 di oggi, per visitare una mostra in grado di offrire una serie davvero sorprendente di oggetti interessanti.
Come, per esempio, il tavolo fratino proveniente dalle colline toscane (conventuale) un manufatto in noce del XV secolo (Rita Giusti - Prato), o la pregevole credenza doppio corpo, sempre in noce, risalente al XVI secolo di provenienza umbra ospitato presso lo stand di Antichità Gigio (Tuscania VT). Particolarmente interessante la culla esposta dalla Acciarri & Moshen Group (Civitanova Marche - Mc). seicentesca, proviene nientemeno che dalla casata patrizia dei Marchesi del Grillo.
E ancora, un tavolo sorrentino firmato da Luigi Gargiulo, della famosa famiglia di intarsiatori, databile tra la fine del 700 e gli inizi dell'800 (Chelsea Ronciglione - Vt); una piastrella rettangolare di maiolica realizzata a Castelli da Francesco Antonio Grue nel 1734 proposta da Expertise (Firenze). Una ventata d'Oriente, infine, nello stand della Butterfly (Bruxelles - Belgio) per ammirare una singolarissima zanna in avorio di oltre due metri di lunghezza di lavorazione tibetana del XVII secolo, un raffinatisismo samurai, sempre in avorio, della scuola di Tokjo (fine '800), e uno straordinario tappeto iraniano di inizi '900 con particolari scene di caccia.
Ricco il programma anche per quanto riguarda gli eventi collaterali. Compreso nel biglietto di ingresso, un giro turistico, con tanto di bus navetta, nel centro storico di Viterbo per ammirare importanti opere di recente restauro. Spazio anche ai prodotti tipici locali con la degustazione, sempre gratuita, presso il frantoio Rasena Olearia del nuovo olio extravergine d'oliva, Olio dei Papi.