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Viterbo - Palazzo Gentili - Ufficializzate le dimissioni di Stelliferi - Bella prova dell'"attor giovane" Santucci
Consiglio lento, l'opposizione spara
a salve sul presidente Grattarola
Viterbo 9 novembre 2005 - ore 7,15
- Dopo una conferenza stampa rock, lopposizione diventa lenta in Consiglio. Con una specie di prova dattore di Santucci che con toni shakespeariani annuncia che il suo amore appena nato con il capogruppo dei Ds, Rizzello, è già finito. E in Consiglio grida come un amante tradito ipocrita!. Il tutto per dire che cera stato un accordo che non è stato mantenuto per quanto riguarda la variazione di bilancio e che in questo modo è venuto meno un patto di lealtà.
Non vi crederò più!, ha gridato indignato Santucci rivolgendosi alla maggioranza. Al che lassessore Mazzola, fuori Consiglio, ha commentato: Ma questi non si ricordano quando governavano loro e le facevano di tutti i colori. A me promisero di finanziare solennemente una serie di interventi di carattere sociale e poi non se ne fece nulla. Io qui cero quando governavano loro, con me non possono bluffare. E poi, però, riconosce che in quel caso particolare lunico che aveva tentato di mantenere la promessa fu proprio lattor giovane Santucci.
Non basta. La minoranza, in pratica, per tutta la prima parte del Consiglio ha ripetuto quanto detto nella conferenza stampa della mattina.
Ma la serata lenta della minoranza non finisce qui. Lopposizione di cantrodestra si è infatti dedicata a un nuovo sport: sparare a salve sul presidente del Consiglio. Sì, perché ha presentato una mozione unitaria di tutti i consiglieri di opposizione in cui chiede la decadenza (sic!) del mandato del presidente del Consiglio per aver prevaricato i diritti della minoranza. E poi, quando il povero Grattarola tenta di mettere ai voti la mozione, il pierino Santucci si alza è dice che non va messa ai voti perché non si può sfiduciare il presidente. O quantomeno ci sono forti dubbi e serve una consulenza del segretario generale.
Insomma se la maggioranza spesso non è daccordo con se stessa. La minoranza, ieri, ha voluto dimostrare che non è da meno. E che è in grado di fare una cosa e dire allo stesso tempo che è sbagliata. Come dire... Shakespeare è un dilettante. E come dice Amleto a Orazio ci sono più cose in cielo e in terra che nella tua filosofia.
Il Consiglio ha approvato diversi ordini del giorno. Uno sulla dannosità della Finanziaria. Sulla richiesta dello stato di calamità per i comuni colpiti dal nubifragio. Sullordine del giorno di solidarietà con lo stato di Israele. E in questo caso va registrata lastensione di Fortuna, Miccini e Zezza.
Il presidente Mazzoli, nel corso del lento Consiglio, di ieri ha letto la lettera con cui Stelliferi ha dato le dimissioni. Mazzoli ha chiarito, giustamente, allo stesso tempo: la regolarità degli atti per quanto riguarda la nomina è stata assoluta.
E iniziato poi il vaglio articolo per articolo del regolamento trasporto terzi che continuerà nella seduta di lunedì.
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