Viterbo - Interessante iniziativa di Comune, università e Laziodisu
Cerchi alloggio? Fatti ospitare da un pensionato
Viterbo 11 settembre 2005 - ore 11,30
|
Danilo Monarca subcommissario di Laziodisu di Viterbo |
|
- "Cerchi alloggio? Fatti ospitare da un pensionato" è questo l'invito agli studenti fuori sede dell'università della Tuscia rivolto da Comune, ateneo e Laziodisu.
Per i pensionati l'invito è esattamente complementare: "Prendi in casa uno studente"
In pratica gli studenti potranno essere ospitati da pensionati, con un semplice contratto tra privati. Con un esborso minimo e un risvolto sociale significativo.
L'iniziativa prevede uno sportello dove verranno vagliate richieste sia degli studenti sia degli anziani che vogliono ospitare.
Uno staff di assistenti sociali e psicologi valuterà la bontà delle accoppiate
Le domande possono essere presentate dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 chiamando allo 0761/303548, oppure è possibile lasciare una segnalazione nella bacheca annunci o inviare una mail a prendiincasaunostudente@politichesociali.vt.it.
«Abbiamo pensato di poter ricreare il rapporto nonno-nipote che tanti studenti perdono andando a studiare fuori casa e di ridare compagnia a molti anziani rimasti soli», ha spiegato lassessore Mauro Rotelli.
Uniniziativa voluta anche dal Magnifico rettore Marco Mancini dell'università della Tuscia che ha sottolineato «lalto valore sociale di questa iniziativa che inoltre può trasformarsi in una spinta perché Viterbo diventi una città universitaria a tutti gli effetti, anche nellaccoglienza verso questi giovani».
E dal subcommissario di Laziodisu Danilo Monarca che ha spiegato il grande impegno per rendere sempre più vivibile l'università della Tuscia, che "può vantare servizi per gli studenti già di ottima qualità e che verranno migliorati nei prossimi mesi".
Rotelli ha anche dato i numeri che interessano l'iniziativa: "Luniversità della Tuscia è ormai arrivata a quota 11 mila iscritti, di cui 4.400 sono i fuori sede e 4.600 i pendolari, sono invece 14 mila i residenti della provincia che hanno tra i 65 e gli 80 anni. Un esperimento analogo è stato già avviato a Milano alluniversità Bicocca con successo, Viterbo ora gioca le sue carte con la speranza di aprire un nuovo capitolo nel libro dellospitalità".