|
|
Stampa alternativa-Emozioni di settembre - Domani, 14 settembre, a piazza san Carluccio
Cuentos de libertad
Omaggio allAmerica Latina
Viterbo 13 settembre 2005 - ore 0,30
Senza Filtro - Mercoledì 14 settembre
ore 21.00
STAMPA ALTERNATIVA
In collaborazione con
Associazione Le botteghe dellarte
Tusciaweb - il quotidiano on line di Viterbo - www.tusciaweb.it
in P.za S. Carluccio, 4
ex-Chiesa di S. Salvatore
VITERBO
presenta
Cuentos de libertad
Omaggio allAmerica Latina uscita dalle dittature
Chiude Emozioni di settembre, la breve ma intensa rassegna di musica, arte e cultura organizzata da Stampa Alternativa, una serata per celebrare e non dimenticare lAmerica Latina uscita dalle dittature. Liliana Gardella e Miriam Lewin, due delle autrici del libro Le Reaparecide. Sequestrate, torturate, sopravvissute al terrorismo di Stato in Argentina, insieme a Fiamma Lolli, traduttrice delle loro memorie, saranno presenti a testimoniare il loro tragico vissuto. Lincontro diventerà uno spazio per discutere, una mano da stringere, un silenzio da rispettare, unoccasione per fare domande e, forse, quella storia apparentemente lontana diventerà uno specchio in cui ci rifletteremo più attentamente, inquiete e inquieti.
Argentina, novembre 1975. Di fronte a lotte popolari impetuose, a un fronte di guerriglia urbana e rurale tra i più vasti e intraprendenti dellAmerica Latina, a innovativi esempi di autogestione operaia e di quartiere, il generale J. R. Videla affermava: In Argentina dovranno morire tutte le persone necessarie affinché torni a regnare la pace. Pochi giorni dopo dava al governo un ultimatum di 90 giorni per evitare anarchia e immoralità. Lo rispetterà alla lettera: allalba del 24 marzo 1976 una giunta militare prendeva il potere e annunciava linizio del Processo di riorganizzazione nazionale, il periodo più buio della repressione.
Da questo momento fino al 1982 trentamila persone - donne, uomini, neonati - sono fatte sparire in un nulla popolato di sequestri e torture. Trentamila desaparecidos privati di libertà, dignità e diritto, privati della vita e pure della morte. Migliaia di persone, alla fine di sofferenze inconcepibili, ma concepite decise e pianificate da una feccia umana che si proclamava Stato, erano ammassate in stive di aerei da carico e gettate di notte ancora vive, a grappoli, nelle acque melmose del Rio de la Plata o caricati su camion e fucilate sullorlo di improvvisate fosse comuni.
È stato dunque possibile? È stata davvero possibile una dittatura come quella Argentina, inumana fuor di misura, normalizzante a qualsiasi costo? Forse ci verrà spontaneo chiederci come sia possibile leggere in tempo certi segni prima che lindifferenza portata dal neoliberismo, più o meno rozzo che esso si presenti, crolli su ciascuno di noi, prima che si torni a voltare la testa davanti alla violenza, alla sopraffazione, alla cancellazione di ogni diritto. Come decifrare e riconoscere la necessità di resistere prima che sia tardi?
Cinque ex desaparecidas sopravvissute alla Escuela de Mecanica de la Armada, uno dei più tremendi centri di detenzione e tortura dellArgentina golpista, hanno deciso di raccontare quellinferno.
Quello che possiamo far nostro del loro racconto, è il diritto a ricordare, in pubblico, per conto delle decine di migliaia di desaparecidos che non potranno mai più farlo.
A loro è toccato un compito molto delicato e gravoso: tessere una grande coperta di memoria, immensa, materna, consolatrice, che offra riparo dal possibile ripetersi dei crimini del passato, poiché questi sopravvivono in ciò che di essi si tace nel presente. Le reaparecide è solo un pezzetto della coperta di memoria di cui parla Juan Gelman; una coperta che ci avvolga e ci riscaldi, tutte e tutti, definitivamente.
A seguire la presentazione del libro, un concerto di canzoni damore e di resistenza dal Sud- America, eseguito dal pluristrumentista cileno Gabriel Aguilera Valdebenito.
Liliana Gardella (Chaco, 20 agosto 1954). Trasferitasi a Buenos Aires per frequentare la facoltà di Antropologia, inizia presto a militare finché, il 25 novembre del 1977, a Mar del Plata, la sequestrano. Reclusa in vari centri clandestini, tra cui la ESMA, rimane desaparecida più di un anno: l8 gennaio del 1979, sempre sotto sorveglianza, le permettono di tornare a casa dei suoi e, a maggio dello stesso anno, lascia il paese per l Italia, dove ha vissuto lesilio e dovè nata la sua unica figlia. Tornata in Argentina alla fine della dittatura, ha concluso gli studi interrotti dalla repressione e si è laureata in antropologia. Oggi è impegnata in progetti politici e sociali per conto di enti privati e pubblici.
Miriam Lewin (Buenos Aires, 1957). Inizia la propria attività politica al Colegio Nacional nei gruppi della sinistra; allUniversità entra nella Juventud Peronista. Sequestrata il 17 maggio 1977, per quasi due anni, fino a gennaio del 1979, è stata desaparecida in più centri clandestini, tra cui la ESMA e, per altri due anni, è restata sotto il controllo dei militari. Solo nellaprile del 1981 ha potuto lasciare lArgentina per gli Stati Uniti dove ha vissuto in esilio, impegnandosi nella lotta per la difesa dei diritti umani, fino al ritorno della democrazia nel proprio paese. Oggi è giornalista televisiva a Canal 13, autrice di programmi di approfondimento e di inchieste su clamorosi casi di corruzione.
|