Interviene l'assessore regionale Brachetti
Senza risorse non si riordinano le Comunità montane Viterbo 16 settembre 2005 - ore 16,30
Senza Filtro - Se lo Stato non mette a disposizione delle Regioni le già esigue risorse finanziarie esistenti, è sicuramente destinato a fallire qualsiasi progetto a favore del riordino e della valorizzazione del ruolo istituzionale svolto dalle Comunità Montane sul territorio. La misura dellattenzione che il Governo ha nei confronti di questi Enti sovracomunali, al di là delle frasi di circostanza, sta nellentità dei fondi erogati, che per il 2003 sono stati pari al 70% di quanto stabilito, per il 2004 non sono stati ancora trasferiti, mentre per il 2005 non è stato ancora fatto nemmeno il piano di riparto.
A sostenerlo è lAssessore regionale agli Affari Istituzionali, Enti Locali e Sicurezza, Regino Brachetti, a margine della riunione della speciale Commissione sulla montagna alla quale ha partecipato, nellambito della Conferenza delle Regioni.
La Regione Lazio ha espresso una posizione condivisa, che prevede, nei passaggi di riordino del settore, la creazione di una cabina di regia che abbia il compito di armonizzare le iniziative dei singoli assessorati regionali e degli enti locali, al fine di arrivare ad una puntuale applicazione delle politiche per le zone montane ha aggiunto lAssessore Brachetti in questo contesto, e nellambito di un progetto che, per quanto ci riguarda, sta portando alla stesura della Carta della montagna del Lazio, strumento in grado di ridefinire ruoli e compiti delle Comunità Montane laziali, occorre recepire gli elementi innovativi capaci di portare ad uno sviluppo serio e concreto dei piani legati alla montagna.
Secondo questo programma, le Comunità Montane dovrebbero avere una funzione fondamentale nel processo di decentramento amministrativo, e trasformarsi in Enti capaci di sovrintendere a tutte le funzioni territoriali, dai problemi di natura idrogeologica al turismo montano, oggi frammentati. Ma ciò è assolutamente irrealizzabile, senza una dotazione finanziaria adeguata, le cui premesse, ad oggi, non esistono ha concluso Brachetti.