Senza Filtro -I Consiglieri della VI Circoscrizione di Bagnaia del gruppo dei Democratici di Sinistra (Patrizia Salbitani, Miriam D'Ottavio e Mario Mochi), del gruppo della Margherita (Roberto Buzzi e Anna Rosa Cepparotti), del gruppo di Rifondazione Comunista (Aldo Viventi) presenteranno nella seduta del Consiglio di oggi 22 settembre 2005 un ordine del giorno, per denunciare lo stato di immobilismo amministrativo e lo stato di completo abbandono e degrado in cui Bagnaia versa.
Dalle ultime elezioni dello scorso anno, la maggioranza insediatasi, composta da Alleanza Nazionale e Forza Italia e capeggiata dal bonatestiano Antonio Achilli, ha impiegato tutto il suo tempo e le sue energie per tenere sotto controllo i non pochi contrasti interni e le continue esternazioni del tipo la circoscrizione è roba mia e faccio come mi pare del singolare presidente.
E così i continui contrasti politici e personalistici tra il presidente, consiglieri e rappresentanze dei partiti della maggioranza, così come l'assoluta mancanza di coordinamento tra le loro azioni, hanno bloccato e bloccano qualsiasi iniziativa atta a migliorare le condizioni del paese e dei cittadini di Bagnaia. E, cosa ancor più grave, lo scollamento esistente tra le forze di maggioranza del consiglio circoscrizionale e le forze di maggioranza del consiglio e della giunta comunale ha portato l'amministrazione di Viterbo a disinteressarsi completamente delle sorti di Bagnaia e a creare false aspettative sistematicamente ignorate e disattese.
I consiglieri dell'opposizione, così come tanti cittadini abbandonati alla loro sorte, non sono ormai più disposti ad accettare che il presidente ed alcuni consiglieri della maggioranza gestiscano il mandato amministrativo non come una cosa pubblica ma come una proprietà privata, ignorando leggi e regolamenti e calpestando in tal modo la dignità personale, oltre che politica, di chi, all'interno del consiglio, ritiene di dover svolgere il proprio mandato nella trasparenza e per il bene collettivo.
Nonostante le ripetute sollecitazioni di consiglieri dell'opposizione e di alcuni consiglieri della maggioranza, a Bagnaia si continua a non operare secondo una programmazione complessiva degli interventi, ma si tende ad affermare sempre di più l'improvvisazione e l'incapacità di governo, dimostrando in ogni occasione la mancanza di sensibilità verso il patrimonio storico, culturale, ambientale e delle tradizioni, così come sta accadendo ad esempio per la vicenda della Strada del Muro Barco, che costeggia le mura perimetrali di Villa Lante.
L'attuale maggioranza di Bagnaia e del comune di Viterbo ha infatti tentato di trasformare un sentiero storico che conserva ancora un valore inestimabile per ciò che rappresenta ed ha rappresentato nel passato, in una strada larga 9 metri con tanto di marciapiede ed opere connesse. Fortunatamente questa operazione, che stava per essere portata a compimento all'insaputa di tutti (consiglieri e cittadini), è stata smascherata e bloccata dal centro-sinistra, che ritiene che questo sentiero costituisca una prosecuzione naturale di Villa Lante e vada valorizzata come patrimonio storico, ambientale e paesaggistico, e riqualificata come percorso pedonale, pista ciclabile e sentiero escursionistico, e non certo distrutta.
L'annoso e serio problema del traffico nel centro storico di Bagnaia non può essere certo risolto spostandolo sulle mura di Villa Lante, ma, come propone il centro-sinistra, realizzando un collegamento stradale, oltretutto meno costoso e con minor impatto ambientale, tra la Strada Romana e la zona PEEP per ricollegarsi a Viale Fiume verso Viterbo.
La situazione già poco rosea è degerata con le ultime vicende relative all'utilizzo dei locali della ex Scuola Media di Bagnaia, che dimostrano ancora una volta l'incuria e l'incapacità di rappresentare e tutelare le esigenze del paese.
Dalla fine dello scorso anno gli uffici anagrafici e la circoscrizione stessa (consiglio compreso) sono stati sfrattati dalla sede storica di via Malatesta, in quanto, a detta dell'amministrazione Comunale di Viterbo, dovevano essere effettuati lavori urgenti di ristrutturazione.
Non solo, a quasi un anno di distanza, nonostante le assicurazioni dellassessore Fracassini, questi lavori urgenti non sono ancora iniziati, ma ancora una volta Bagnaia è caduta nel ridicolo e ha dovuto subire la prepotenza e l'arroganza di una maggioranza del Comune di Viterbo che si muove sulla base di umori variabili di qualche assessore, con la connivenza del presidente Achilli che continua a non essere in grado di rappresentare le esigenze della comunità di Bagnaia.
Qualche dato:
-A dicembre 2004 il consiglio circoscrizionale ha dovuto lasciare la propria sede dichiarata inagibile
- Il 5 maggio 2005 la giunta comunale, presenti gli assessori Muroni, Fracassini, Arena e Rotelli, ben sapendo che il consiglio circoscrizionale di Bagnaia era senza sede, decide di dare in affitto ad una associazione musicale i locali della ex scuola media Ghinucci di Bagnaia, dando come motivazione che nessun altro aveva necessità dei locali (ma non è stato il Comune a comunicare l'inagibilità della sede della circoscrizione?!?)
-Nello stesso mese di maggio il consiglio circoscrizionale, non essendo a conoscenza di quanto avvenuto, adotta varie iniziative per il risolvere il problema della propria sede, tra cui lapprovazione di un ordine del giorno approvato allunanimità e inviato al sindaco Gabbianelli, alla giunta e al consiglio comunale di Viterbo.
-Il 7 giugno i consiglieri circoscrizionali occupano il consiglio comunale durante una seduta ordinaria; in quella occasione l'assessore Fracassini incarica il presidente Achilli di trovare un locale idoneo in affitto per la sede provvisoria della circoscrizione guardandosi bene dal dire che aveva deliberato in giunta l'affitto all'associazione musicale degli unici locali che potevano essere utilizzati provvisoriamente come sede circoscrizionale.
-Sempre all'insaputa di tutti (o quasi!) i bagnaioli, ad agosto viene firmato il contratto di affitto per 6 anni (e non 1 come era stato chiesto dalla circoscrizione) dei locali della ex scuola media.
E la circoscrizione? Rimane senza sede in mezzo alla piazza.
I consiglieri del centro-sinistra di Bagnaia non ci stanno più ad assistere a questa gestione (anzi, non gestione) del proprio paese. La situazione non è più sostenibile e non può e non deve ulteriormente prolungarsi nel tempo per il bene di Bagnaia e della sua comunità; chiedono che ciascun consigliere eletto con i voti dei cittadini si assuma le proprie responsabilità e non continui ad avallare il decadimento di Bagnaia e a difendere un presidente che molti criticano e non sostengono, solo per mantenere precari equilibri interni.
Chiedono intanto che siano attuate tutte le procedure utili affinchè la giunta comunale revochi la Deliberazione n° 276 del 5 maggio 2005 relativa alla Richiesta utilizzo locale di proprietà comunale sede ex scuola media di Bagnaia e gli atti conseguenti, consentendo al consiglio circoscrizionale di garantire la sua funzione e favorendo la partecipazione della cittadinanza alle attività istituzionali.
INVITANO il presidente a rimettere il suo mandato rassegnando le proprie dimissioni, lasciando così a Bagnaia e ai suoi cittadini nuove opportunità di crescita e di sviluppo.
I consiglieri del centrosinistra
circoscrizione di Bagnaia