Aurelia Corridoio tirrenico, botta e risposta tra Forza Italia, Ds e Verdi Roma 23 settembre 2005 - ore 2,30
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PARRONCINI (DS): LA NOSTRA PRIORITA RESTA LA MESSA IN SICUREZZA DELLAURELIA
La nostra priorità, per quanto riguarda il cosiddetto corridoio tirrenico resta la messa in sicurezza dellAurelia, la strada più pericolosa del Lazio, come purtroppo è certificato dalla cronaca quotidiana. Lo ha dichiarato il capogruppo dei Ds in consiglio regionale Giuseppe Parroncini, intervenendo durante la discussione in commissione Lavori pubblici.
Per quanto riguarda il progetto dellautostrada da Rosignano a Civitavecchia continua Parroncini non ci piacciono le posizioni oltranzistiche, su entrambi i fronti. Il tracciato costiero presentato dalla Società autostrada tirrenica va valutato con attenzione, con unampia consultazione delle amministrazioni interessate. Con la premessa che il progetto deve tener conto delle diverse vocazioni dellAlto Lazio e dovrà avere il minor impatto ambientale possibile. Bisogna valutare la necessità di dotare il porto di Civitavecchia di un collegamento a raggiera, così da poterne sfruttare a pieno le enormi possibilità di sviluppo.
Attualmente gravita soprattutto sullarea romana, ma deve avere uno sbocco verso lAdriatico e larea di Terni e uno verso il nord, attraverso il corridoio tirrenico. Bisogna valutare la vocazione industriale energetica del polo Civitavecchia-Montalto, quella agro-industriale. E, infine, ma sicuramente non ultima in ordine di importanza, bisogna considerare la vocazione turistica-culturale dellalto Lazio, non dimentichiamo che in queste zone sono presenti le più importanti necropoli etrusche. Un ragionamento su questi aspetti, deve far parte della riflessione sulla nuova autostrada. Un tracciato su cui, lo ribadisco, bisogna lavorare con attenzione, in maniera da scongiurare lo scempio, questo sì, che era implicito nel progetto iniziale presentato da Lunardi.
DE LILLO (FI): MARRAZZO DICA SE VUOLE CORRIDOIO TIRRENICO E MESSA IN SICUREZZA AURELIA E PONTINA OPPURE NO
"La legge Obiettivo del Governo Berlusconi rende oggi possibile realizzare con un unico progetto sia il Corridoio Tirrenico che la messa in sicurezza di Aurelia e Pontina, con un a spesa pari a quella della sola messa in sicurezza delle due arterie: il presidente Marrazzo dica chiaramente se vuole che il Lazio approfitti di questa opportunità oppure che la perda." A chiederlo e' Stefano De Lillo, vicecapogruppo di Forza Italia e membro della commissione Lavori Pubblici del Consiglio Regionale del Lazio, che ha partecipato oggi allaudizione della società concessionaria della tratta settentrionale dellarteria. "Grazie alla legge Obiettivo e' stata recuperata oggi un'opera strategica a livello nazionale, su cui si era cominciato a lavorare nel 1969 e che era stata abbadonata dai governi di sinistra nel '97. Il risultato e stata una crescita esponenziale dei flussi di traffico sulle due arterie laziali, che ne hanno aumentato la pericolosita'.
Oggi la legge Obiettivo ha restituito alle Regioni unopportuita' che col project financing e' una opportunita' doppia: avere due opere al costo di una, dato che, come emerso oggi in Commissione, il costo complessivo del Corridoio piu' la messa in sicurezza dell'Aurelia con il project financing e' pari a quello della sola messa in sicurezza di quest'ultima con un tipo di progettazione tradizionale; ma e' anche un'opportunita' di realizzare le opere per davvero, grazie alla compresenza di finanziamenti e investimenti.
Una parte della maggioranza che sostiene Marrazzo continua però a escluidere la realizzazione del Corridoio ponendo come priorita' la messa in sicurezza dell'Aurelia, cosi' come quella della Pontina, senza pensare che queste non potranno mai essere attuate come interventi primari con progetti tradizionali, a causa dei costi insostenibili dalle casse regionali, mentre possono esserlo come opere comprese nel progetto grazie al project financing. D'altronde e' impossibile quello che una parte della maggioranza regionale ha proposto, ovvero utilizzare i finanziamenti della legge Obiettivo per opere diverse da quelle finanziate stornando i finanziamenti per il Corridoio piu' la messa in sicurezza di Aurelia e Pontina alla sola messa in sicurezza.
Il risultato è che l'opera appare bloccata, mentre i tempi per l'utilizzo dei finanziamenti rischiano di scadere. Certo e' che se la messa in sicurezza o il raddoppio dell'Aurelia e della Pontina si faranno, sara' solo e soltanto facendo tesoro del project financing previsto dalla legge Obiettivo del Governo Berlusconi. Se Marrazzo e la sua maggioranza non si faranno promotori in tempi brevi del progetto, avranno lucidamente deciso per motivi di gelosia della loro parte politica di far perdere al Lazio non solo due nuove autostrade ma anche lunica realistica opportunità di realizzare la messa in sicurezza di Aurelia e Pontina.
ZARATTI (VERDI): "NO AL PROGETTO DELL'AUTOSTRADA INUITLE E DANNOSA, SÌ AL
POTENZIAMENTO DELLA STATALE AURELIA"
"Oggi in commissione trasporti della Regione Lazio c'è stata l'audizione della società Sat Spa che ha presentato il progetto preliminare per realizzare il corridoio tirrenico nord, vale a dire l'autostrada che collegherà Rosignano a Civitavecchia". Lo afferma in una nota Filiberto Zaratti, Capogruppo dei Verdi alla Pisana.
"In accordo con gli enti locali - dichiara Zaratti - ho espresso la mia netta contrarietà a un progetto scellerato che, se realizzato, danneggerebbe nel tratto laziale l'ambiente, l'agricoltura e il paesaggio".
"Sulla realizzazione del corridoio tirrenico settentrionale - dice Zaratti - si è già espresso negativamente l'assessore regionale all'ambiente Bonelli presentando numerose osservazioni al progetto preliminare. Come Verdi del Lazio condividiamo la posizione dell'assessorato e ci mobiliteremo per evitare la realizzazione di uno scempio ambientale di proporzioni devastanti".
"In Consiglio regionale ho presentato una mozione per chiedere al governo di sospendere l'illegittima procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via) sul progetto che è stato pubblicato dalla società Sat e per chiedere all'Anas di accelerare gli investimenti per la messa in sicurezza della Statale Aurelia - dice Zaratti - Infine ho chiesto al governo di riprendere al più presto le consultazioni con Anas e gli amministratori locali di Toscana e Lazio per individuare al più presto le soluzioni appropriate al corridoio tirrenico meridionale. Lo studio di impatto ambientale della Sat Spa non rispetta la normativa sulla procedura di Via perché non individua un unico percorso autostradale bensì lascia due soluzioni di tracciato. Non sono, dunque, state rispettate né le norme di Via né la legge Obiettivo che stabiliscono che il progetto preliminare e il relativo studio di impatto ambientale si riferiscano a un unico progetto".
"Il cemento e l'asfalto necessari per realizzare il corridoio tirrenico nord - conclude Zaratti - modificheranno i paesaggi della maremma toscana e dell'alto Lazio dove si trovano attività agricole di eccellenza. I Verdi del Lazio sono irremovibili: riteniamo inutile e dannosa un'autostrada tra Livorno e Civitavecchia mentre siamo convinti che sia necessario lavorare per adeguare la statale Aurelia, soluzione più rispettosa per l'ambiente l'agricoltura e il paesaggio".