|
|
Palazzo Gentili - Interviene l'assessore Ugo Gigli
"Buco di bilancio in Provincia colpa della Finanziaria"
Viterbo 23 settembre 2005 - ore 16,50
Senza filtro - "Largomento era già noto già da gennaio: il responsabile dei servizi finanziari della Provincia, Stefano Quintarelli, nel corso di questanno lo ha ribadito a più riprese, specificando già da allora che chiunque fosse arrivato alla guida di Palazzo Gentili si sarebbe trovato di fronte a questa situazione". Lassessore al Bilancio, Ugo Gigli, ripercorre tecnicamente tutto liter che ha portato al possibile sforamento del patto di stabilità.
Il bilancio 2005 nasce ad ottobre del 2004, sulla base dei criteri fissati dalla legge Finanziaria del 2004. E stato quindi approvato nel dicembre sempre del 2004. Poi arriva la Finanziaria del 2005, che cambia radicalmente le regole sul patto di stabilità. Che risultano molto più restrittive. In parole semplici: "Nella legge del 2004 dice Gigli era possibile gestire le entrate con maggiore libertà, potendo permettersi di andare quasi di pari passo con le uscite proprio sulla base delle entrate, rimanendo così entro i limiti del patto. Ma nella legge del 2005 le entrate non vengono più prese in considerazione. Si fa la media di spesa del triennio 2001-2003 e si aggiunge il 2 per cento: questo è il nuovo parametro da rispettare per le uscite. Tutto ciò che resta in cassa non può essere più utilizzato per le spese correnti".
A marzo, con lapprovazione della variazione di bilancio a ridosso delle elezioni, dopo laltolà di Quintarelli a gennaio arriva il parere tecnico negativo da parte degli organi preposti. Il collegio dei revisori fornisce la certificazione del primo sforamento trimestrale al ministero del Tesoro il 31 dello stesso mese. La stessa identica situazione si verifica a giugno, cui segue il nuovo parere tecnico sostanzialmente negativo al momento della variazione di bilancio. In questo secondo trimestre lentità delle uscite diversa dalla situazione di cassa - resta la medesima, intorno ai 6 milioni di euro. "Una situazione continua lassessore al Bilancio che non sarebbe stato possibile modificare neanche chiudendo tutti i rubinetti".
"Il fatto era già noto da gennaio, appena conosciuti i contenuti della Finanziaria del 2005". Due i paletti imposti: quello sulle competenze e laltro sui flussi finanziari. Nel primo caso si parla degli impegni di spesa assunti, "e qui, con sacrifici e rinunce, si può valutare e lavorare per cercare di rientrare". Nel secondo, che tocca da vicino le casse e i pagamenti degli impegni di spesa assunti, trovare una soluzione allo stato attuale è impossibile, "a meno che non si verifichino eventi straordinari".
"Per quanto riguarda i contratti di lavoro a tempo determinato, indeterminato e co.co.co. confermo che purtroppo tutti quelli in scadenza entro il 31-12-2006 non potranno essere più rinnovati. Lo stesso discorso conclude Gigli è valido per le nuove assunzioni".
|