Senza filtro -Dispiace leggere dalle pagine di Tusciaweb, come i politici della nostra cara amata cittadina Viterbo, invece di coalizzare le forze per migliorare il trasporto ferroviario, come da noi più volte auspicato in passato, da queste stesse pagine, continuino a rimpallarsi responsabilità per gli insuccessi ed i disservizi di ieri e di oggi, e si appoprino (in modo non certamente consono) dei ventilati miglioramenti che Trenitalia sta proponendo.
Crediamo sia giunto il momento di fare un po di chiarezza, per non perdere, ahinoi, anche
l ULTIMO TRENO!
Il Movimento Spontaneo dei Pendolari di Viterbo, come ormai molti sanno, si è sempre dichiarato apolitico ed apartitico ed ha cominciato a darsi unorganizzazione strutturale ed elaborato richieste propositive da circa un anno.
Iniziammo insieme al sindaco di Viterbo a chiedere alla Regione Lazio e di rimando a Trenitalia, più treni diretti, treni con differenzazione di trasporto tra metropolitani ed extraurbani, treni meno affollati e che arrivassero almeno nellorario stabilito.
Ottenemmo, come primo risultato il famoso e sempre più discusso treno-diretto via ORTE, da tutti ritenuto solo un insufficiente regalo-elettorale che la Regione pensò di fare.
Ma il comitato non poteva ritenersi soddisfatto, ed è per questo che abbiamo continuato la nostra lotta, questa volta in solitudine, per poter avere treni migliori sulla tratta Viterbo-Bracciano-Roma.
Abbiamo cominciato così a provocare Trenitalia ,arroccata dietro la presunta impossibilità fisico-tecnica di poter inserire nuovi treni diretti, fornendo loro soluzioni concrete con possibili nuovi tracciati, dimostrando che qualcosa di meglio si poteva fare.
Ci sono voluti mesi di concertazione, incontri, riunioni, si è speso del tempo prezioso soprattutto per Noi, ai quali ne rimane davvero poco, tolto il lavoro, il viaggio, la famiglia.
Ora sembra che Trenitalia abbia recepito le nostre proposte ma di seconda fascia, di RIPIEGO quindi, e cioè che, se proprio per il momento non si riesce ad istituire altri diretti, almeno i già presenti semi-diretti non facciano più fermate nella tratta metropolitana di Roma.
Nel frattempo, mentre noi continuavamo il nostro lavoro tra virgolette sporco di confronto, suggerimento ed infinita sollecitazione, le votazioni regionali hanno voluto che la giunta abbia cambiato colore e sembra voglia intraprendere la famosa cura del ferro, tanto pubblicizzata.
Sicuramente cè una maggiore attenzione ad ascoltare le nostre lamentele e preoccupazioni, ma ancora nessuno è entrato nel merito delle soluzioni ,conseguenza soprattutto del nostro lavoro, che la Regione (chiunque avesse vinto) si è trovata pronte e disponibili.
Soluzioni che, nonostante il nostro impegno quotidiano, riteniamo ancora insufficienti e da migliorare, soprattutto là dove Trenitalia, prevede che nella tratta metropolitana Cesano-Roma i nuovi presunti diretti, fermino anche ad OTTAVIA e MONTE-MARIO.
A questo punto, quindi, BASTA POLEMICHE STERILI ED INUTILI, ma impegno e sostegno concreto ad azioni che raggiungano almeno un primo tangibile risultato.
Per ottenere ciò, dunque, stiamo per chiedere un ulteriore incontro allassessore Ciani, ed al proposito invitiamo tutte le forze politiche che hanno a cuore le sorti del trasporto Viterbo-Roma, ad entrare realisticamente nel merito delle questioni da discutere ed a sostenere con serietà ed impegno le nostre viterbesi (queste sì di tutti) richieste.
Tanto era dovuto, ringraziamo per lospitalità.
Movimento Spontaneo dei Pendolari di Viterbo
www.mosp.it
"Oggi in commissione trasporti della Regione Lazio c'è stata l'audizione della società Sat Spa che ha presentato il progetto preliminare per realizzare il corridoio tirrenico nord, vale a dire l'autostrada che collegherà Rosignano a Civitavecchia". Lo afferma in una nota Filiberto Zaratti, Capogruppo dei Verdi alla Pisana.
"In accordo con gli enti locali - dichiara Zaratti - ho espresso la mia netta contrarietà a un progetto scellerato che, se realizzato, danneggerebbe nel tratto laziale l'ambiente, l'agricoltura e il paesaggio".
"Sulla realizzazione del corridoio tirrenico settentrionale - dice Zaratti - si è già espresso negativamente l'assessore regionale all'ambiente Bonelli presentando numerose osservazioni al progetto preliminare. Come Verdi del Lazio condividiamo la posizione dell'assessorato e ci mobiliteremo per evitare la realizzazione di uno scempio ambientale di proporzioni devastanti".
"In Consiglio regionale ho presentato una mozione per chiedere al governo di sospendere l'illegittima procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via) sul progetto che è stato pubblicato dalla società Sat e per chiedere all'Anas di accelerare gli investimenti per la messa in sicurezza della Statale Aurelia - dice Zaratti - Infine ho chiesto al governo di riprendere al più presto le consultazioni con Anas e gli amministratori locali di Toscana e Lazio per individuare al più presto le soluzioni appropriate al corridoio tirrenico meridionale. Lo studio di impatto ambientale della Sat Spa non rispetta la normativa sulla procedura di Via perché non individua un unico percorso autostradale bensì lascia due soluzioni di tracciato. Non sono, dunque, state rispettate né le norme di Via né la legge Obiettivo che stabiliscono che il progetto preliminare e il relativo studio di impatto ambientale si riferiscano a un unico progetto".
"Il cemento e l'asfalto necessari per realizzare il corridoio tirrenico nord - conclude Zaratti - modificheranno i paesaggi della maremma toscana e dell'alto Lazio dove si trovano attività agricole di eccellenza. I Verdi del Lazio sono irremovibili: riteniamo inutile e dannosa un'autostrada tra Livorno e Civitavecchia mentre siamo convinti che sia necessario lavorare per adeguare la statale Aurelia, soluzione più rispettosa per l'ambiente l'agricoltura e il paesaggio".