Senza Filtro- A proposito dei disservizi sulla ferrovia Roma - Viterbo, vorrei ricordare che è tutto il sistema ferroviario dell'Alto Lazio in grave crisi.
Nel 2002, ad appena due anni dall'elettrificazione della linea, il gestore della rete provedeva a smantellare il binario di incrocio nella stazione di Vico Matrino!
Appena ristrutturata una ferrovia e già la si depotenziava, rendendo più difficoltosi gli incroci su una linea binario unico: quel binario , smantellato, per opinabili riduzioni dei costi di manutenzione deve tornare al suo posto.
Ma la vera cartina di tornasole, per valutare con obbiettività la consideraziona che hanno le Ferrovie nei confronti del Viterbese, è la vicenda della ferrovia Civitavecchia - Orte, chiusa da 44 anni a causa di una modesta frana e su cui lo stato ha investito nel corso di tutti questi anni 200 miliardi di lire senza che la ferrovia sia stata riaperta.
Il danno per il Viterbese a causa di questa situazione è enorme: l'isolamento non essendo possibile raggiungere facilmente né la linea tirrenica, se non passando per Roma né la linea dorsale Roma - Milano; il mancato decollo economico e turistico ( Viterbo non è collegata a Civitavecchia , primo porto croceristico italiano); ostacolo alla crescita del costruendo centro merci di Orte ( come potranno le merci raggiungere Civitavecchia?)
Su questi temi, il Viterbese deve uscire dal suo complesso di inferiorità e rivendicare quanto gli spetta in termini di collegamenti e infrastrutture
Gabriele Pillon
Comitato ferrovia Civitavecchia -Orte 0761 625542